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Al via i lavori per il recupero dell’area verde dell’ex-compendio San Felice: il Comitato chiede maggiore coinvolgimento

today17 Dicembre 2024 12 3

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Dopo anni di attesa, qualcosa finalmente si muove per il recupero dell’area verde dell’ex-compendio San Felice. Il Consorzio Venezia Nuova ha avviato i lavori per il Progetto Oasi, un intervento destinato a trasformare i 13 ettari di natura quasi selvaggia in uno spazio fruibile e protetto, preservandone il grande valore naturalistico.

Il Comitato Forte San Felice, che da tempo si batte per il recupero dell’area, aveva auspicato nel 2024 un “buon anno” per questo lembo di terra, ricco di habitat preziosi come tortuleto-scabioseto, giuncheto, licheni del tipo cladonia e persino esemplari unici sul litorale come la canna di Ravenna. Un augurio che, dopo molti anni di abbandono e degrado, sembra finalmente trovare risposta.

Secondo quanto emerso nell’ultimo Tavolo tecnico per il recupero del Forte, tenutosi il 5 dicembre, i lavori si concluderanno entro il 2026. Il progetto prevede interventi complessi, come la rimozione della vegetazione infestante, l’eliminazione di specie invasive, la rinaturalizzazione delle aree degradate e la realizzazione di percorsi pubblici. Inoltre, l’intera area sarà recintata per consentire un uso pubblico controllato.

Tuttavia, il Comitato ha espresso alcune preoccupazioni, soprattutto in merito alla necessità di salvaguardare i fragili habitat presenti. “Abbiamo chiesto alla Direzione lavori che gli interventi di pulizia massiva siano eseguiti con grande attenzione, evitando l’uso improprio di mezzi meccanici e privilegiando metodi manuali nelle aree più delicate”, spiegano i membri del Comitato, aggiungendo che è stato loro assicurato il rispetto delle Direttive Habitat e Uccelli.

Un punto cruciale riguarda il futuro della gestione dell’Oasi, che spetterà al Comune di Chioggia, in quanto l’area rientra nel Demanio marittimo a uso turistico ricreativo. Per il Comitato, il Comune deve assumere un ruolo di guida, coinvolgendo la cittadinanza e le associazioni nella progettazione e nella gestione dell’Oasi. “La manutenzione sarà indispensabile per non vanificare gli interventi del Consorzio Venezia Nuova”, sottolineano.

Infine, il Comitato ha ribadito l’importanza di una discussione pubblica sul progetto esecutivo, che finora non è stato reso noto. “Si tratta di un intervento di grande significato per la nostra città, che deve essere seguito da vicino e condiviso con la comunità”.

Dopo anni di abbandono, il recupero dell’area verde dell’ex-compendio San Felice rappresenta una straordinaria opportunità per restituire alla città un polmone verde prezioso, capace di coniugare fruizione pubblica e tutela della biodiversità. Ora la sfida è garantire che questo progetto diventi una realtà sostenibile per il futuro.

Written by: Redazione

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