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“Con questo atto chiediamo al Masaf di procedere alla dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionale avversità a causa della prolungata presenza delle mucillagini e di elevate temperature che dalla fine del mese di giugno scorso hanno portato ad eccezionali fenomeni di moria di mulluschi bivalvi. In questo modo le imprese coinvolte potranno accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale previsto dal decreto legislativo 102/2002. Le imprese della pesca e dell’acquacoltura sono in ginocchio, le mucillagini e le eccezionali temperature dell’estate trascorsa hanno prodotto importanti fenomeni di anossia che hanno provocato per i mitili una perdita di prodotto superiore al 60 per cento sia in mare che nelle lagune di Venezia e di Chioggia, con ripercussioni anche nei prossimi mesi a causa della mancanza di seme naturale, e morie del 90-100 per cento dei molluschi bivalvi sui fondali marini delle coste venete”.
La Regione del Veneto, su proposta dell’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, ha approvato la proposta di declaratoria per eventi climatici avversi, assimilabili a calamità naturali, per il perdurare di mucillagini e alte temperature delle acque in riferimento ai mesi di luglio, agosto e settembre 2024 che hanno portato ad eccezionali fenomeni di moria di molluschi bivalvi. Contestualmente è stata approvata la Relazione tecnica a sostegno della richiesta e la delimitazione delle aree coinvolte. Per quanto riguarda le aree lagunari, interessate da una importante moria di mitili, i Comuni coinvolti sono quelli di Chioggia, Venezia e Porto Tolle. I comuni della fascia costiera che hanno subito perdite alle produzioni di mitili, vongole/lupini e fasolari sono quelli di San Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Venezia, Jesolo, Cavallino Treporti, Chioggia, Rosolina, Porto Viro, Porto Tolle.
“Dopo la crisi dovuta al Covid e a quella seguita alla guerra in Ucraina, dopo il flagello del granchio blu, le imprese della pesca e dell’acquacoltura in estate è arrivato l’ennesimo duro colpo alle nostre imprese – aggiunge Corazzari-. Un giugno particolarmente piovoso, associato a un aumento delle portate dei fiumi che hanno condotto in Adriatico una importante quantità di elementi nutritivi, cui sono seguite temperature estive eccezionali che hanno favorito lo sviluppo di microalghe, è all’origine del fenomeno delle mucillagini in tutto l’Alto Adriatico. Le prime segnalazioni da parte delle Associazioni di categoria del mondo della pesca e dell’acquacoltura sono pervenute già a fine giugno. La Regione del Veneto, in qualità di coordinatore del distretto della Pesca del Nord Adriatico ha subito convocato i tavoli tecnici per affrontare la questione al fianco dei pescatori: il risultato è stato un documento condiviso inviato al Ministero dell’Agricoltura. Si tratta di attività che fanno parte del nostro patrimonio culturale, oltre ad essere asset importanti della nostra economia e come tali vanno tutelate”.
“Di qui – conclude Corazzari-, la richiesta al Ministero di dichiarare lo stato di eccezionale avversità per permettere alle imprese di accedere al Fondo di Solidarietà. È in gioco il futuro di un’attività importante per il nostro territorio e che riguarda centinaia di famiglie”.
Grazie alle novità introdotte quest’ anno, infatti, al Fondo di Solidarietà Nazionale per l’Agricoltura possono accedere anche le imprese della pesca e dell’acquacoltura danneggiate da calamità naturali, avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali, eventi eccezionali, eventi di portata catastrofica, eventi di diffusione eccezionale di specie aliene invasive.
Written by: Redazione
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