Ex Colonia di Ca’ Roman: La Giunta veneziana approva il piano urbanistico

Il piano prevede la demolizione degli edifici fatiscenti della vecchia colonia (ad eccezione di due di essi, che vengono conservati) e la ricostruzione di pari volume ad uso residenziale.

“Il nuovo PUA sostituisce quello precedentemente approvato con delibera del Commissario Straordinario nell’ottobre 2014, successivamente annullato con sentenze del Tar e del Consiglio di Stato – dichiara l’assessore De Martin – In coerenza con i rilievi formulati dagli organi giurisdizionali, il nuovo PUA prevede la riduzione del limite di inviluppo dell’edificazione, concentrando l’intero volume ammesso nell’area già precedentemente edificata dove insistono gli edifici fatiscenti dell’ex Colonia Marina, e la conservazione integrale dell’area di valenza naturalistica a sud, verso il forte Barbarigo, che sarà parzialmente asservita all’uso pubblico e sarà oggetto di una gestione concordata fra Comune e proprietà, secondo criteri ambientali da definire. La gestione e la manutenzione saranno comunque a carico della parte attuatrice”.

Il piano prevede l’asservimento ad uso pubblico di parte dell’area di pregio naturalistico situata nella porzione sud ovest dell’ambito, la messa in sicurezza di alcuni manufatti, la creazione di un sistema di viabilità pedonale che consentirà il collegamento del fronte lagunare con l’area dunale e l’accesso al bunker posto al centro dell’area. Il percorso di attraversamento consisterà in una passerella di legno sopraelevata rispetto al piano di campagna in modo da garantire la massima tutela del suolo e della vegetazione esistente. È prevista inoltre la sistemazione del percorso dei Murazzi che mette in collegamento Pellestrina con il Forte Barbarigo, per il quale sarà mantenuta la permeabilità del fondo.

“Con questo piano – spiega De Martin – garantiamo la piena salvaguardia delle caratteristiche ambientali della zona riducendo l’estensione dell’intervento edificatorio in conformità alle indicazioni del Tar e, nello stesso tempo, andiamo a riqualificare un’area oggi fortemente degradata, sostituendo gli edifici fatiscenti dell’ex colonia con un’edificazione a basso impatto di elevata qualità architettonica”.