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Sciopero dei balneari: Alta l’adesione a Sottomarina

today9 Agosto 2024 99

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Oltre il 75% dei balneari associati a Gebis hanno aperto questa mattina gli ombrelloni in ritardo di due ore per aderire alla manifestazione indetta a livello nazionale da Sib Confcommercio e da Fiba per lanciare un segnale chiaro al Governo di come il comparto stia lavorando nella totale incertezza sulle modalità di applicazione della direttiva Bolkestein e in particolare su come verranno stabiliti gli indennizzi per chi subentra nelle concessioni che andranno all’asta. «Lo sciopero che abbiamo indetto a livello nazionale», spiega Leonardo Ranieri, presidente di Cisa camping e membro della giunta nazionale del Sib, «ha avuto un notevole riscontro di adesioni anche a Sottomarina e Isola Verde, che stimiamo oltre il 75%. Un’adesione che testimonia la solidarietà per la situazione di notevole disagio che a livello nazionale si è creata in mancanza di una normativa di riferimento che dia certezze per la gestione degli stabilimenti balneari e per tutte le attività in regime di concessione demaniale marittima. Auspichiamo che questo segnale possa portare a breve a una normativa che dia una certezza ai gestori, quelli attuali e magari quelli futuri, per poter continuare gli investimenti che già da anni, anche in un regime di incertezza, hanno caratterizzato le nostre aziende. Chiediamo che il Governo italiano, in rispetto delle normative europee,garantisca a chi come noi ha realizzato delle aziende in regime di concessione un equo indennizzo nel caso in cui le evidenze pubbliche dovessero portare a una perdita della concessione. Credo sia un diritto sacrosanto quello di mantenere l’economia attiva e di dare i servizi di qualità. Abbiamo rispettato i regolamenti e le leggi italiane e quindi crediamo che sia giusto legiferare anche su questa materia. Ci attendiamo che subito dopo le ferie di agosto si possa avere una nuova legge di riordino complessivo della materia». «Con l’adesione alla manifestazione di oggi», spiega Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis, «il territorio clodiense ha voluto condividere le motivazioni che hanno spinto SibFipe Confcommercio a indire a livello nazionale una manifestazione particolare di protesta, per dare un segnale chiaro di come il comparto balneare stia attendendo da troppo tempo regole certe e chiare che salvaguardino le nostre imprese. L’applicazione della Bolkestein, e in particolare tutta la partita degli indennizzi per chi sul demanio ha investito in modo importante e costante nel tempo, non è ancora chiara e i concessionari non vogliono più vivere nell’incertezza.Gli stabilimenti di Sottomarina e Isola Verde hanno aderito alla protesta ritardando l’apertura delle nostre spiagge alle 9.30. E’ anche giusto ricordare che la costa veneta, cosi come la maggior parte delle nostre imprese,ha saputo sfruttare la legge regionale 33 per programmare importanti investimenti che porteranno a un innalzamento della qualità dei servizi per i nostri turisti. Un piccolo segnale finalizzato a raggiungere grandi risultati per la messa in sicurezza delle nostre imprese».

Written by: Redazione

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