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Domenica 12 maggio Venezia rinnova lo sposalizio con il mare in occasione della “Festa de la Sensa”, il tradizionale appuntamento con cui la città celebra la ricorrenza legata alla storia della Repubblica Serenissima e riconsolida il suo intimo rapporto con l’acqua. La Sensa, ovvero l’Ascensione, che cade sempre 40 giorni dopo la Pasqua, ricorre in realtà giovedì 9 maggio ma si festeggia la domenica successiva.
Quest’anno sarà Tirana, capitale dell’Albania, a ricevere l’anello dogale del “Gemellaggio Adriatico”, che verrà restituito dalla città di Longarone a cui era stato dato in custodia nell’ultima edizione del 2023.
I giornalisti, i fotografi e i video operatori che intendono seguire prima la cerimonia di gemellaggio ai Giardini Reali e quindi il corteo acqueo e lo sposalizio con il mare a San Nicolò del Lido sono pregati di iscriversi al seguente link https://v41.it/L1ed0 entro sabato 11 maggio mattina alle ore 12. L’accesso alle due imbarcazioni che seguiranno il corteo sarà garantito (dalle 9.30 alle 10) con imbarco dal pontile del “Todaro” fino ad esaurimento posti.
“La Festa de la Sensa è da sempre un grande evento di aggregazione popolare – spiega il consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni del Comune di Venezia – Lo sposalizio con il mare è una delle tradizioni più vive della nostra città e per questo ogni anno viene riproposto con l’intenzione di trasmettere la storia anche alle nuove generazioni. È doveroso il mio ringraziamento a tutti coloro che domenica scenderanno in acqua a bordo delle loro tipiche imbarcazioni a remi, dalle Remiere agli appassionati veneziani e non, sia per essere protagonisti del corteo storico, al seguito della Serenissima, nel tragitto da San Marco al Lido a bordo della quale, con il lancio dell’anello, non solo sarà rinnovato lo sposalizio di Venezia con il mare, ma il rinnovato impegno a sua difesa e tutela. Inoltre a tutti i Regatanti che si sfideranno nelle tre regate rispettivamente dedicate a Donne, Uomini e Giovanissimi programmate per il secondo appuntamento dell’ormai avviata stagione remiera”.
“È stato un anno intenso durante il quale abbiamo rinsaldato i nostri legami – aggiunge il sindaco di Longarone – Ringrazio il sindaco di Venezia per averci dato questa straordinaria opportunità ed essere stato presente anche alle celebrazioni del sessantesimo anniversario della tragedia del Vajont. Siamo una grande famiglia dalle Alpi fino al mare e sono felice di passare l’anello dogale alla città di Tirana”.
Il commento del sindaco di Tirana, Erion Veliaj :”Sono felice di questa bella amicizia che ci lega con Venezia, città con la quale l’Albania e gli albanesi hanno un antichissimo rapporto di collaborazione e di scambio, e non vedo l’ora che questa nuova cooperazione tra noi sia fruttuosa, soprattutto in materia di arte e cultura, ma anche dello scambio delle migliori esperienze”.
“Dopo Longarone, torniamo ad una dimensione internazionale, gemellandoci con Tirana, capitale dell’Albania. – spiega il sindaco di Venezia – Consegneremo al sindaco Erion Veliaj l’anello dogale, che vuole essere un auspicio di pace e fratellanza tra popoli. Venezia è la più antica città del futuro e vuole rafforzare i legami nel Mediterraneo, con la storia e con le genti che l’hanno resa così grande nel tempo”.
La Festa della Sensa inizierà dai Giardini Reali a San Marco dove, alle 9.00, è prevista la cerimonia del gemellaggio con lo scambio dell’anello tra i sindaci. Alle 10 partirà il corteo acqueo, come sempre a seguito della “Serenissima” che assume le veci del Bucintoro, con il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni al timone e con 18 vogatori dell’equipaggio, anche quest’anno composto dalla remiera di Portosecco. A bordo saliranno le Autorità civili, militari e religiose con il Patriarca Francesco Moraglia, l’Ammiraglio della Marina Militare Andrea Petroni e i due sindaci di Venezia e di Tirana Erion Veliaj. Alle ore 10.30, il sindaco , il Patriarca Moraglia e l’Ammiraglio Petroni rinnoveranno il rito dello sposalizio del mare con il lancio di una corona d’alloro per tutti i Caduti del mare e dell’anello dogale.
A seguire, alle 11.15, sarà celebrata la messa dal Patriarca di Venezia nella chiesa di San Nicolò al Lido di Venezia.
La Festa della Sensa quest’anno si arricchisce anche di vari eventi collaterali, promossi da diverse realtà associative, e che hanno come protagonista il Lido di Venezia.
La storia della Festa della Sensa
La Festa della Sensa (festa dell’Ascensione) si celebra in occasione del giorno dell’Ascensione di Cristo (in veneziano Sensa) e commemora due eventi importanti per la Repubblica: il primo, quando il 9 maggio dell’anno 1000 il doge Pietro II Orseolo soccorse le popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi; il secondo, quando nell’anno 1177, sotto il doge Sebastiano Ziani, Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa stipularono a Venezia il trattato di pace che pose fine alla diatriba secolare tra Papato e Impero. All’inizio, il rito era celebrativo, religioso e scaramantico insieme, solo per propiziarsi la tranquillità del mare, e contemplava una cerimonia semplice, con la visita del Doge al mare e la benedizione delle acque dell’Adriatico. Su questo rito preesistente si è innestato poi lo sposalizio del mare e da allora Venezia celebra il suo dominio sul mare gettando tra le acque un anello d’oro in un matrimonio mistico che si rinnova ogni anno alle parole “Desponsamus te mare. In signum veri perpetuique dominii”. Per l’occasione il Doge indossava il manto d’oro con il bavero di ermellino, la sottana azzurra, le calze rosse, il corno e i calzari d’oro. Con una cerimonia – che vedeva uno stuolo di rematori, di accompagnatori, di musici e di barche al seguito – dava vita all’annuale sposalizio con il mare, la maggiore celebrazione della Repubblica, un rito che ancora oggi Venezia rinnova con lo stesso spirito e con lo stesso senso di appartenenza di allora. La cerimonia, in base alle ricostruzioni storiche, iniziava con una messa nel monastero di Sant’Elena, dopodiché il vescovo di Castello saliva sullo sfarzoso Bucintoro con un recipiente ripieno di acqua benedetta, un vaso con del sale e un ramo di ulivo che fungeva da aspersorio. L’acqua benedetta veniva versata in mare e solo allora il Serenissimo Doge lanciava l’anello tra le onde. Il vescovo e il doge sbarcavano al Lido e lì si formava una processione religiosa che si dirigeva verso la chiesa di San Nicolò. La Sensa oggi viene riportata in città con un corteo acqueo che da più di 25 anni viene organizzato dal Coordinamento delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta, che parte da San Marco e arriva al Lido, formato da imbarcazioni tradizionali a remi, con in testa la “Serenissima”, l’imbarcazione su cui prendono posto il sindaco e le altre autorità cittadine e da cui avviene il suggestivo lancio dell’anello. In anni più recenti, è stata ripristinata la tradizione, dando vita a gemellaggi culturali con varie città, mediante lo scambio dell’anello dogale, fatto coniare appositamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca delloStato Italiano. E cosi, di anno in anno, esso ha unito nel cosiddetto “Gemellaggio Adriatico”, le città di Trieste, Fiume, Bari, Vetralla, Ragusa, Ancona, Otranto, Cervia, Veglia, Chioggia, Cattaro, Cavalese, Grado, Lepanto, Bergamo, Cipro-Larnaca, Forno di Zoldo, Asiago, Firenze, la Comunità Agordina, le città della costa adriatica Croata, le città della Antiche Repubbliche Marinare, le città capoluogo della Regione del Veneto, Odessa e Longarone.
Written by: Redazione
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