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today28 Aprile 2024 92 6 5
E’ iniziata questa mattina presto la visita di Papa Francesco a Venezia. L’elicottero con a bordo il Pontefice, proveniente da Roma, è atterrato nel cortile interno del carcere femminile della Giudecca intorno alle 8:00.
Subito accolto dal ministro della Giustizia, ha portato il saluto alle 80 detenute del penitenziario, per poi spostarsi alla cappella interna dell’istituto, la Chiesa della Maddalena delle Convertite, per visitare il Padiglione della Santa sede, intitolato “Con i miei occhi” allestito in occasione della Biennale Arte appena inaugurata. Qui Bergoglio ha incontrato gli artisti presentati dal cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto per il dicastero della cultura e dell’educazione, insieme ai curatori.
“Ai giovani dobbiamo trasmettere un messaggio di entusiasmo, di rilancio e di positività, affinché possano trovare la forza di superare le difficoltà – ha commentato il sindaco di Venezia – Dobbiamo lavorare e collaborare tra di noi con entusiasmo ed ottimismo, questo è il messaggio che deve arrivare da Venezia. La collaborazione è alla base della convivenza civile, e a tal proposito, ringrazio tutti coloro che rispettano la nostra Città. Venezia è capoluogo di regione, un luogo bellissimo e iconico che va tutelato. E’ una Città universale, in cui si vive immersi nell’arte e nella storia e siamo noi che dobbiamo proteggerla grazie anche all’aiuto e alla presenza del Papa”.
Dalla Giudecca alla Basilica della Salute. Lungo il tragitto via acqua a bordo di un motoscafo, il Pontefice è stato omaggiato, in Canale della Giudecca, dal saluto tradizionale “alzaremi” dedicatogli dalle remiere e associazioni di voga veneta cittadina. Davanti alla Basilica, su un palco allestito in campo della Salute, Bergoglio è stato accolto da una rappresentanza di quasi 1500 giovani provenienti dalle 15 diocesi del Triveneto a cui il Santo Padre ha dedicato una tappa del suo pellegrinaggio verso San Marco.
Dopo un giro di saluto tra i giovani fedeli insieme al Patriarca Moraglia, il Pontefice si è rivolto direttamente a loro: “Alzati e vai”, questo è l’invito di Bergoglio ai tanti ragazzi e ragazze presenti: “Saper alzarsi nei momenti difficili – ha commentato – avendo fiducia nel Signore che ci tende la mano, e una volta in piedi avere la forza di condurre la propria vita in piena consapevolezza e costanza per diventare creatori di bellezza e novità”. Al termine, al Santo Padre è stata donata una forcola in legno di noce, da prua da sandolo, fabbricata dal maestro d’ascia Matteo Tamassia su commissione del patriarcato di Venezia.
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Successivamente, una delle immagini più suggestive della visita veneziana: il Papa si è fatto accompagnare dai ragazzi e hanno attraversato insieme il ponte galleggiante – il Pontefice a bordo della speciale papamobile – fino ai Giardini reali.
All’imbocco di San Marco Bergoglio è stato accolto dal sindaco di Venezia, dal presidente della Regione Veneto e dal prefetto Darco Pellos.
Intanto in piazza lo attendevano, quasi 10 mila fedeli e religiosi, arrivati alle prime ore dell’alba e controllati dalle autorità tra le 6:30 e le 9 all’ingresso dei 5 varchi cui hanno avuto accesso con un codice QR individuale.
Per l’occasione sono state posizionate transenne antisfondamento, che hanno previsto anche la predisposizione di varchi di accesso per mirati controlli con metal detector delle persone. Lungo gli itinerari non transennati, invece, sono stati impegnati nuclei di vigilanza territoriali e posti di viabilità assistita a cura della polizia municipale. Nel complesso, la Protezione civile del Comune di Venezia ha operato con un centinaio di volontari e 8 funzionari.
La macchina organizzativa, che ha presidiato l’evento, ha avuto anche il supporto di Veritas con 40 operatori ecologici coinvolti e da Vela Spa con 15 funzionari presenti e l’aiuto di 200 persone operative in loco, sia alla Salute che in Piazza San Marco. L’impegno di Avm invece nel settore automobilistico ha avuto in servizio 15 conducenti garantendo un centinaio di corse aggiuntive mentre nella navigazione sono stati impegnati 10 equipaggi e sono state messe a disposizione corse di servizio per l’organizzazione.
L’arrivo del Santo Padre in area Marciana è stato l’atteso tripudio. Un bagno di folla festosa e il Papa non ha mancato di stringere loro le mani rispondendo ai saluti.
Una volta raggiunto il palco, posizionato davanti all’Ala Napoleonica delle Procuratie, intorno alle ore 11 si è tenuta la messa solenne concelebrata con il Patriarca di Venezia e i Vescovi del Nordest.
Durante l’omelia non è mancato il riferimento alla città di Venezia riprendendo la parabola della vite e dei tralci.
“Costruita sulle acque e riconosciuta per questa sua unicità come uno dei luoghi più suggestivi al mondo – ha detto Bergoglio – Venezia è un tutt’uno con le acque su cui sorge, e senza la cura e la salvaguardia di questo scenario naturale potrebbe perfino cessare di esistere. Così è pure la nostra vita: anche noi, immersi nelle sorgenti dell’amore di Dio, siamo stati rigenerati nel Battesimo, siamo rinati a vita nuova dall’acqua e dallo Spirito Santo e inseriti in Cristo come i tralci nella vita”.
“Abbiamo bisogno che le nostre comunità cristiane, i nostri quartieri, le città, diventino luoghi ospitali accoglienti, inclusivi – ha poi continuato il Santo Padre – E Venezia, che da sempre è luogo di incontro e di scambio culturale, è chiamata ad essere segno di bellezza accessibile a tutti, a partire dagli ultimi, segno di fraternità e di cura per la nostra casa comune”.
Bergoglio ha concluso l’omelia con un cenno alla Biennale che “raccoglie, esplora e diffonde le multiforme ricchezze delle arti. Prego per voi, prego che la bellezza di questa città possa manifestarsi sul volto e nei gesti di tutti voi che l’amate e la abitate”.
Al termine della messa è seguito il saluto e il ringraziamento da parte del Patriarca Francesco Moraglia, il quale ha dichiarato che verranno messe a disposizione di soggetti fragili, in particolare donne che cercano il reinserimento sociale, da parte della Chiesa di Venezia, otto mini-alloggi nella Casa della Carità, intitolata a San Giuseppe e situata nel centro storico di Venezia.
Papa Francesco si è successivamente concesso un momento privato all’interno della Basilica davanti alle reliquie di San Marco.
Per il Pontefice, una volta fuori, un altro bagno di folla: due ali di fedeli che lo hanno scortato fino al motoscafo che lo ha condotto alla Giudecca. La mattinata veneziana di Papa Francesco è finita intorno alle 13, quando l’elicottero è ripartito.
Una giornata che si è conclusa con il commento del sindaco di Venezia rivolto al Santo Padre: “Un’omelia bellissima, straordinaria. Grazie a Papa Francesco per questa visita a Venezia. Un evento che, sono sicuro, rimarrà nella storia della nostra Città. Rilanciamo, uniti, il messaggio di concordia del Santo Padre, a cosa possiamo fare per migliorarci ogni giorno, per il bene di tutti. Significativa la presenza di tante autorità civili e militari, ma anche di tutti i sindaci metropolitani con la fascia tricolore a testimoniare una comunità unita. Infine, un ringraziamento a tutti coloro che si sono dedicati con il massimo impegno per l’organizzazione di questa visita: dagli operai e tecnici che hanno realizzato il ponte mobile, allestito il palco, posizionato le sedie e le transenne, agli operatori di tutte le Forze di sicurezza, dagli addetti alle pulizie ai piloti, ai tanti volontari che hanno collaborato a diverso titolo perché fosse una domenica di festa”.
Non si sono registrate particolari criticità, grazie all’imponente sistema di presidio coordinato dalla Prefettura di Venezia e oggetto di numerosi Comitati di Ordine e Sicurezza Pubblica. Insieme alla Polizia Locale, che ha messo in campo 350 agenti compresi i servizi essenziali, rilevante il supporto delle altre Forze dell’ordine, Gendarmeria vaticana, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, anche con i sommozzatori, Suem 118, Croce verde, Capitaneria di porto, Guardia costiera, che hanno assicurato l’ordinato svolgimento della manifestazione.
Written by: Redazione
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