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Sono in stato di agitazione i vigili del fuoco di tutta Italia. Nei giorni scorsi, Fns Cisl e le altre organizzazioni sindacali nazionali hanno denunciato la complicata situazione in cui versa il Corpo nazionale, che sta determinando delle ricadute molto gravi sul dispositivo di soccorso tecnico urgente.
Le sigle chiedono lo stanziamento specifico di fondi per aumentare gli organici, ormai in cronica carenza non solo nel settore operativo ma pure in quello del Ruolo tecnico professionale, che rischia nei prossimi anni di aggravarsi per via dei pensionamenti.
I sindacati hanno inviato una lettera, tra gli altri, al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ma anche ai vertici del Corpo, dove mettono in fila alcuni punti sinora senza risposte; intanto il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro 2022/2024, le sedi disagiate, la promozione del ruolo aperto, le mancate procedure di passaggio di qualifica del personale specialista del Corpo e le relative procedure di mobilità, oltre all’organizzazione del personale specializzato della nautica, il pagamento della banca delle ore e dei buoni pasto. Non solo, ci sono anche la mancata convocazione sull’accordo per la distribuzione delle risorse economiche già disponibili e indirizzate al personale specialista, l’incremento delle indennità del personale formatore, lo scorrimento delle graduatorie degli ispettori antincendio. Se questi sono i problemi su scala nazionale, nella provincia di Venezia la questione è ancor più gravosa, non fosse altro per l’unicità del centro storico, delle sue isole e per la conformazione geografica.
«Non possiamo che essere favorevoli allo stato di agitazione – spiega il Segretario di Fns Cisl Venezia Lorenzo Zanon – perché qui continuiamo ad avere i mezzi terrestri e acquei fuori servizio. Non solo, le due autopompe lagunari consegnate nel 2021, ora sono fuori garanzia: in pratica, le eventuali riparazioni sono a carico del comando». Zanon denuncia anche una situazione in terraferma tutt’altro che rosea. «La carenza di personale è molto sentita – continua il Segretario di Fns Cisl Venezia – con il passare dei mesi sarà sempre peggio per via dei pensionamenti. Per questo, non solo sarebbe necessario partire con delle nuove assunzioni ma prevedere un altro concorso per Allievi vigili permanenti (Avp): quello attuale, da 300 posti, non sanerà la mancanza di addetti». Zanon si concentra anche sullo “stato di salute” delle caserme. «Quella di Mestre – prosegue – ha ormai trent’anni e li dimostra tutti, mentre ci sono altre sedi costruite addirittura nei primi anni Sessanta, come Chioggia, Mira, San Donà di Piave, Portogruaro. Invece bisogna investire sugli edifici».
Written by: Redazione