Dalla città metropolitana

A Venezia le grandi città d’arte italiane firmano un protocollo d’intesa per la condivisione di azioni e buone pratiche per un turismo sostenibile

today13 Novembre 2023 131

Background
share close

E’ iniziato questo pomeriggio a Ca’ Calergi Vendramin il Forum dal titolo: “Grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile. Iniziative e strumenti adottati dalle città”. In corso di svolgimento a Venezia, è organizzato nell’ambito del progetto finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione del Ministero del Turismo in cui la presenza di siti UNESCO rappresenta un fattore determinante di attrattività e competitività.

Dopo saluti istituzionali da parte dell’assessore al Turismo, Simone Venturini, e della dirigente Autorità responsabile Piano Sviluppo e Coesione (PSC), Martina Rosato, è stato firmato il protocollo d’intesa per la prosecuzione delle attività del network delle Grandi destinazioni Italiane per un turismo sostenibile, con l’obiettivo di “sviluppare e realizzare azioni condivise per migliorare la sostenibilità, la competitività e l’accoglienza nelle grandi destinazioni italiane, condividendo e favorendo buone pratiche per un turismo sostenibile”, come ribadito durante l’incontro.

Il documento è stato firmato dagli assessori al Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato, di Milano, Martina Riva, di Venezia, Simone Venturini, di Firenze, Alessia Bettini e il consigliere comunale di Napoli, Lugi Carbone, nella consapevolezza che solo la condivisione di buone pratiche ed esempi virtuosi permetta di fare sistema. I firmatari hanno espresso la precisa volontà di, come si legge nel documento, che ha validità triennale, “Innestare un circolo virtuoso che, partendo dai risultati e benefici che si possono ottenere agendo nelle grandi destinazioni, si estenda alle altre realtà del turismo italiano sia in termini verticali, all’interno di tutta la filiera del comparto turistico, sia orizzontali, investendo territori sempre più estesi”. E’ stato inoltre ribadito che le grandi città d’arte italiane costituiscono il motore trainante del settore turistico italiano. A tal proposito, dal forum si è levata la richiesta condivisa al legislatore di nuovi strumenti per meglio gestire fenomeni che riguardano soprattutto le principali destinazioni turistiche del Paese.

“Dietro a questa firma ci sono anni di lavoro e impegno comune – ha commentato Venturini – Un progetto che ha coinvolto professionisti e dirigenti che si rinnova con uno spirito costruttivo e propositivo. Al tavolo oggi si sono seduti i rappresentanti delle principali mete turistiche del nostro Paese che chiedono, consapevoli del peso che hanno nel settore, strumenti speciali per città speciali. Venezia, nel suo piccolo, introdurrà in via sperimentale nel prossimo anno il contributo d’accesso, strumento innovativo che ha l’obiettivo duplice di disincentivare il turismo mordi e fuggi e di gestire e controllare i flussi in accesso al nostro centro storico. Si tratta di un tassello di un mosaico ben più ampio, tra campagne di comunicazione, eventi e nuovi regolamenti, che intende individuare un nuovo equilibrio tra le diverse esigenze di residenti e lavoratori e quelle dei visitatori”.

La firma odierna costituisce la nuova tappa di un cammino condiviso, iniziato dieci anni fa, per la precisione il 25 ottobre 2013 quando i rappresentanti delle città di Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli e Rimini firmarono il protocollo d’intesa che diede vita al network. In seguito, il documento fu aggiornato nel 2017 da Roma, Milano, Firenze, Venezia e Napoli (con validità triennale) per poi essere tacitamente rinnovato nel 2020. Attività, iniziative e lavoro di sintesi tra le diverse realtà non si sono mai fermati negli anni fino a giungere al nuovo documento, con cui si intende “porre in essere azioni congiunte funzionali alla promozione di forme di sviluppo turistico compatibile con una migliore tutela e sostenibilità dei beni storici artistici, architettonici, archeologici e dei beni paesaggistici – si legge nel protocollo – rivendicando la responsabilità nei confronti di tutto il nostro patrimonio nazionale”. Per la durata del protocollo sarà quindi predisposto un Piano di azione in cui si indicheranno obiettivi, strumenti e tempistiche da rispettare e saranno istituiti una cabina di regia tecnica e un Comitato di coordinamento rappresentato dagli assessori competenti.

Ciò tenendo presente che le iniziative condivise che si svilupperanno, nell’ambito di un’azione coordinata tra Ministero del Turismo e la Grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile (GDITS), saranno “rivolte a determinare e a favorire la miglior vivibilità delle Città e dei Territori da parte dei residenti allo scopo di concorrere sensibilmente, sul piano della cultura dell’accoglienza, alla reciproca integrazione sul territorio del turista con il residente”, come sottolineato nel corso dell’appuntamento.

 

Written by: Redazione

Rate it

0%