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Durante la settimana, nell’ambito della consueta attività di controllo della filiera ittica condotta dalla Capitaneria di porto di Chioggia sotto il coordinamento della Direzione marittima di Venezia (9° Centro di Controllo Area Pesca), sono stati effettuati sei controlli presso esercizi di ristorazione nel territorio del Polesine.
L’attività è stata condotta, da lunedì 6 a mercoledì 8, dal personale della Capitaneria di porto presso sei ristoranti localizzati nei comuni di Adria e Rovigo che propongono cucina orientale. In cinque di questi sono state accertate violazioni afferenti la tracciabilità e l’etichettatura del prodotto ittico detenuto, ed in due casi anche di mancato rispetto del manuale di autocontrollo (H.A.C.C.P.).
Le diverse infrazioni rilevate hanno portato alla contestazione di sei violazioni amministrative, sanzionate con importi variabili da €1’500 a € 2’000, complessivamente ammontanti a €9’500.
Nella totalità dei casi, si è parallelamente proceduto al sequestro del prodotto ittico vario (oltre un quintale di pesce, crostacei e molluschi), prevenendo la sua somministrazione ai clienti degli esercizi di ristorazione, in ragione della potenziale pericolosità per il consumo, considerata l’ignota provenienza, ovvero il mancato rispetto delle norme igieniche atte a garantirne la salubrità.
La Guardia Costiera di Chioggia, nel territorio di propria competenza, prosegue con i controlli sulla filiera ittica, in ogni sua fase, dalla pesca in mare del prodotto, allo sbarco, nonché a tutte le successive fasi della sua commercializzazione, dall’ingrosso al dettaglio, fino al consumo da parte del cittadino anche negli esercizi commerciali di ristorazione, a tutela della salute pubblica, degli stock ittici, e della leale concorrenza tra gli operatori commerciali del settore.
Written by: Redazione