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Tre anni di lavoro e oltre venti milioni di euro investimento, 17 quelli finanziati dal Ministero dello Sviluppo economico. Taglio del nastro questa mattina per l’opera viaria che rivoluziona la viabilità di accesso alla Macroisola prima zona industriale di Porto Marghera. L’intervento rientra nell’ Accordo di Programma per la riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa di Porto Marghera sottoscritto nel gennaio 2015 tra Ministero dello Sviluppo Economico, Comune di Venezia, Regione Veneto e Autorità di Sistema Portuale.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il sindaco Luigi Brugnaro, il vicesindaco Andrea Tomaello, gli assessori alla Mobilità Renato Boraso, all’Urbanistica Massimiliano De Martin, alla Sicurezza Elisabetta Pesce e ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto.
La realizzazione del nuovo svincolo stradale è l’ultimo tassello di un percorso che negli anni passati ha riguardato anche la messa in sicurezza idraulica di via dei Petroli e via Righi (intervento Insula Spa 6,5mln) e, oggi è in fase di ultimazione la messa in sicurezza idraulica della Macroisola prima zona industriale di Porto Marghera che ha interessato via Pacinotti, via Ferraris e via delle Industrie (intervento Veritas Spa 8,6mln).
Il nuovo svincolo, a livelli sfalsati lungo il sedime della Strada Regionale 11, ha l’obiettivo di migliorare l’accessibilità alla zona industriale attraverso la separazione tra i flussi locali e quelli di scorrimento. Una nuova viabilità, è stato spiegato nel corso della presentazione dell’opera, realizzata per migliorare la connessione Mestre-Venezia sino ad oggi mancante per tutti i poli direzionali e universitari presenti in via Torino.
Un cantiere imponente sull’arteria viaria che porta a Venezia, che ha sempre garantito i transiti e solo per puntuali e delicate lavorazioni ha richiesto l’interdizione della viabilità lungo la Strada Regionale, come ad esempio durante i vari del ponte o nel corso delle prove di carico dei collaudi. I lavori sono proseguiti anche durante l’emergenza sanitaria, la riduzione del traffico ha infatti consentito di accelerare le lavorazioni e contenere i disagi alla viabilità.
Cinque le imprese coinvolte nel cantiere, che ha visto la collaborazione e il coordinamento con la società Veneto Strade Spa, Erf – Esercizio Raccordi Ferroviari ed Rfi Spa – Reti Ferroviarie Italiane.
Nel completamento dell’infrastrutturazione dell’area, si inserisce il nuovo collegamento ciclabile che consentirà di collegare l’abitato di Marghera con l’attuale pista ciclabile per Venezia.
“Questo è un punto strategico della città – ha detto il sindaco Luigi Brugnaro – l’opera consente di migliorare la connessione Mestre-Venezia sino ad oggi mancante per tutti i poli direzionali e universitari presenti in via Torino. Ma, soprattutto, Marghera può contare su un collegamento diretto con la città, tra poco anche attraverso una nuova pista ciclabile che costeggerà il muro di Fincantieri. Inoltre adesso dobbiamo, insieme alla Regione, pensare al nuovo cavalcavia di San Giuliano. Il mio grazie va ai tecnici e a tutto il personale che ha lavorato giorno e notte. Sono stati eseguiti dei lavori straordinari sviluppati con moderne tecnologie. Infine va riconosciuta l’ottima gestione del cantiere che ha garantito la circolazione e il flusso di veicoli anche dei tantissimi turisti”.
Nello specifico, la nuova rete viaria è costituita da un viadotto principale con quattro corsie di marcia, lungo 158 metri e realizzato su quattro campate con 50 metri di illuminazione. I viadotti secondari, ovvero le rampe, sono realizzati con struttura in travi di cemento armato precompresso e rivestite lateralmente in acciaio corten.
Written by: Redazione
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