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A Chioggia il convegno sulla pesca di Coldiretti Veneto, Prandini:”In Europa pretendiamo la reciprocità”

today24 Marzo 2023 222 1

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“Coltivare il mare in maniera sostenibile, riconoscendo ai pescatori un ruolo da protagonisti nella fase di transizione ecologica. Valorizzare le loro competenze per quanto riguarda le opere infrastrutturali in mare. Una presenza che è presidio ambientale nell’intercettare gli effetti scatenati dai cambiamenti climatici che vanno dalla presenza di specie aliene all’infiltrazione del cuneo salino. Per tutelare questo patrimonio fortemente identitario in Veneto come in Italia, non servono politiche a senso unico né vincoli che precludono occupazione e sviluppo. Occorre cambiare rotta in termini di attenzione verso un settore che genera valore”.

E’ questo il messaggio lanciato oggi dal Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini al convegno organizzato a Chioggia da Impresa Pesca Veneto che ha riunito per l’occasione gli operatori del distretto ittico regionale alla presenza dell’Assessore regionale Cristiano Corazzari e dell’Eurodeputata Rosanna Conte. In platea i consiglieri regionali Fabiano Barbisan, Marco Dolfin, Enoch Soranzo, Lucas Pavanetto con il delegato del Sindaco di Venezia il Consigliere Alessandro Scarpa. L’evento salutato dal Sindaco Mauro Armelao e da Marina Montedoro Direttore Coldiretti Veneto che nel suo discorso ha sottolineato la firma del decreto per la ZLS per il Veneto che avrà ricadute sul territorio anche per le imprese della pesca. Nell’introduzione a cura di Alessandro Faccioli responsabile di Impresa Pesca ha illustrato ai numerosi partecipanti l’intero comparto regionale che rappresenta il 25% delle imprese italiane e che fattura circa 160 mld di euro con oltre 45 mila tonnellate di pescato. Una realtà strategica che pone il Veneto come regione dei primati anche nel settore della pesca e dell’acquacoltura: prima a livello nazionale per le imprese che operano nel settore, terza per produzione ittica e al settimo posto per numero di pescherecci che compongono la flotta regionale. La molluschicoltura con gli allevamenti di vongole veraci particolarmente diffusi, insieme a quelli vocati a cozze sia di mare che di laguna, non ultima la coltivazione delle ostriche gioca per la sostenibilità ambientale: solo queste attività permettono un risparmio di CO2 di 8.334 tonnellate pari alle emissioni annuali di 6.395 autovetture. Tutta la filiera contribuisce a raggiungere 11 dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

“Un comparto eroico e con numeri rilevanti – ha riferito l’Assessore regionale a Territorio Cultura Sicurezza Flussi migratori Caccia e Pesca del Veneto Cristiano Corazzari – ma anche un settore complesso per cui dobbiamo affrontare diversi problemi. È un comparto che ha un legame profondo con le comunità, parlare di pesca non è un mestiere qualsiasi ma identità, storia e tradizioni. La voce dei pescatori che sia rappresentata correttamente come fa Coldiretti. I nostri pescatori lavorano anche per il futuro per il patrimonio del territorio, perché rimanga pescoso, in salute e in equilibrio, una positività complessiva che si traduce nelle nostre tavole”.

Chiamata in causa per il suo incarico l’intervento della Deputata al Parlamento Europeo coordinatrice in Commissione Pesca a Bruxelles Rosanna Conte ha dichiarato che l’Unione Europea dovrebbe prendere esempio dal Veneto. “Serve un piano straordinario che preveda anche una modifica radicale delle politiche europee, meno burocrazia, più semplificazioni a supporto dell’attività svolta e delle condizioni di lavoro dei pescatori. Per ottenere risultati occorre non solo diplomazia anche confronto e decisioni forti. In questo senso ha garantito il suo impegno ai tavoli internazionali per la tutela del sistema marino attraverso un mestiere nobile come è quello della pesca”.

Written by: Redazione

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