Dalla città metropolitana

La maestria di Vittore Carpaccio fa ritorno a Palazzo Ducale

today19 Marzo 2023 267 1 5

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È stata inaugurata questa mattina l’attesa monografica “Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni”, allestita nell’Appartamento del Doge di palazzo Ducale, che sarà visitabile dal 18 marzo al 18 giugno prossimo. La mostra è organizzata da Fondazione Musei Civici e dal Comune di Venezia in collaborazione con la National Gallery of Art di Washington, ed è a cura di Peter Humfrey, con Andrea Bellieni e Gretchen Hirschauer.

Alla presentazione hanno partecipato la presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia Mariacristina Gribaudi, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi. Presente anche Giorgia Pea, presidente della Commissione Cultura del Comune di Venezia.

La pittura di Vittore Carpaccio (1460/66 ca – 1525/26 ca) celebra la Venezia del tardo Quattrocento, periodo in cui la Serenissima dominava un vasto impero marittimo-commerciale e fioriva come grande centro di cultura. Regista-scenografo dalla particolare propensione per il poetico e il fantastico, Carpaccio riesce a trasportare le storie sacre dei cicli narrativi realizzati per varie confraternite nella vita vera, all’interno di fantastici scenari arricchiti di infiniti dettagli e riferimenti contemporanei all’ambiente e alla società della sua straordinaria città. Così le sue opere, forse più di quelle di altri artisti veneziani del Rinascimento, ci restituiscono l’essenza stessa della “venezianità”, ossia lo spettacolo sfarzoso e la mitologia della Repubblica Serenissima, al suo apogeo economico e culturale.

“Con questa magnifica esposizione i Musei Civici proseguono l’importante attività scientifica su figure artistiche ed emblematiche per la città di Venezia”, sostiene la presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia Mariacristina Gribaudi, “oggi Carpaccio ritrova finalmente la sua collocazione, in una mostra che può contare su numerosi prestiti internazionali d’eccellenza, alcuni dei quali mai usciti dai loro Paesi ma che hanno in Venezia la loro origine e qui tornano per la prima volta”.

L’eccezionale e grande monografica inaugurata oggi al Ducale propone ben 70 opere del celebre artista, di cui 42 dipinti e 28 disegni, sei dei quali sono recto/verso, per cui le opere da ammirare nel complesso salgono a 76. Sono state riunite soprattutto opere oggi in musei e collezioni internazionali, oppure in chiese degli antichi territori della Serenissima, dalla Lombardia all’Istria e alla Dalmazia, nell’ottica di illustrare la varietà e l’altezza della pittura di Carpaccio, seguendone anche l’evoluzione. Tra i capolavori esposti anche il San Paolo Stigmatizzato, solitamente custodito nella chiesa di San Domenico a Chioggia.

“Quelle esposte sono opere di immenso valore, sia economico che culturale. Il fatto che siamo riusciti a pensare e progettare questa mostra in piena sicurezza, nonostante il periodo di Covid, è la dimostrazione che c’è una grande capacità da parte della Fondazione dei Musei Civici di Venezia nel gestire situazioni così importanti” ha dichiarato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ringraziando tutti coloro che con il loro impegno hanno reso possibile la realizzazione della mostra, prima fra tutte Gabriella Belli, già direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia. “Abbiamo efficentato MUVE, che sta sviluppando attività non soltanto negli spazi del centro storico, ma anche in luoghi come Forte Marghera, Piazza Ferretto, in cui stiamo sviluppando un progetto che riguarda l’Emeroteca, e il Centro Culturale Candiani, con l’idea di coinvolgere i giovani e le loro famiglie. Colgo inoltre l’occasione di ricordare che continuano le giornate di gratuità in alcuni giorni dell’anno, per tutti i residenti della Città metropolitana e del Comune di Mogliano Veneto, nell’ottica di riuscire ad avvicinare il più possibile i bambini all’arte. I prossimi appuntamenti sono previsti per giovedì 13 aprile e domenica 11 giugno 2023. E in un’occasione come questa, con la grande presenza della National Gallery di Washington, siamo orgogliosi di far vedere che c’è una Venezia storica che racconta e accoglie cittadini da tutto il mondo, ma promuove attività e servizi per chi ci vive e lavora ogni giorno”.

All’interno del percorso espositivo lo spettatore si confronterà inoltre con un’opportunità davvero unica: ammirare, finalmente riunite, le due parti di una scena compiuta ed unitaria, ma separate in circostanze sconosciute verso la fine del Settecento. Si tratta delle “Due dame” del Museo Correr, possedute a Venezia da Teodoro Correr, e de “La caccia in Laguna”, oggi patrimonio del Getty Museum di Malibu. Carpaccio le aveva raffigurate entrambe su quella che, in origine, quasi certamente era un’anta di porta a soffietto posta tra i due ambienti di un raffinato, privatissimo interno veneziano.

La riunione delle due parti della magnifica opera ha anche fornito l’occasione di apportare un intervento tecnologico di particolare interesse, frutto della collaborazione tra i Musei Civici e l’Istituto Italiano di Tecnologia, con l’obiettivo di integrare con sempre maggior efficacia l’innovazione tecnologica nelle pratiche di conservazione e valorizzazione museale.

“Mi sento molto legato a questo artista di cui ho fatto diverse monografie”, afferma il sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, “e ritengo che fare una mostra su Carpaccio sia un impegno che lega in modo definitivo lo Stato e il Comune di Venezia. Sarà una mostra della città di Venezia, perché il primo pittore di città è proprio Carpaccio: vede nelle meraviglie di arte orientale e bizantina un mondo che non esiste, che è un sogno, il sogno di Venezia. Ma allo stesso tempo è Venezia, lo si scorge dalle barche, dai ponti, dai fondali dei dipinti”.

Written by: Redazione

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