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L’emergenza siccità inizia a farsi sentire anche nel territorio comunale, con Veritas che nelle scorse ore è stata costretta a sospendere la potabilizzazione dell’acqua dall’impianto di Cavanella d’Adige. Una notizia ripresa anche dal Tg3 Veneto e dal Tg1.
Nel mese di febbraio sono scesi solo 3mm di pioggia,il 96% in meno della media storica. Una situazione che si traduce anche con la risalita del cuneo salino nei fiumi. Ed è proprio per questo che nell’impianto di Cavanella sono suonati gli allarmi che segnalavano la presenza di sale nei condotti e ha richiesto l’utilizzo del bacino di emergenza.
Nei giorni scorsi il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha emanato una prima ordinanza relativa alla carenza di disponibilità idrica nel territorio, contenente azioni regionali a tutela della risorsa idrica.
L’Ordinanza firmata dal Governatore prevede, tra l’altro di incaricare i Sindaci, sentiti i Consorzi, di attivare con urgenza campagne di informazione sull’uso accorto della risorsa idrica; di demandare alla Direzione Difesa del Suolo e della Costa ogni sforzo per garantire una sufficiente vivificazione dei canali; di adottare misure di contenimento dei prelievi da acque sotterranee per gli usi non prioritari; di promuovere campagne d’informazione per l’uso accorto della risorsa idrica rivolte in particolare ai titolari di concessione per auto-approvvigionamento per usi non prioritari; di predisporre Piani di emergenza per l’approvvigionamento potabile come interconnessione delle reti, approvvigionamento con autobotti, interventi di riduzione delle perdite; di verificare la possibilità di orientare la gestione degli invasi promuovendo l’accumulo; di programmare, da parte del Consorzio Delta Po, la predisposizione della barriera alla risalita del cuneo salino sul fiume Adige; di introdurre l’obbligo di analisi qualitative periodiche della risorsa idrica emunta dai pozzi per verificare che, di fronte all’attuale carenza idrica, siano garantiti i requisiti di potabilità per il consumo umano.
In tanti chioggiotti ancora ricordano l’estate del 2003, quando – sempre a causa della risalita del cuneo salino – per ben quindici giorni fu necessario rifornirsi di acqua potabile mediante autobotti, una situazione che per il momento è scongiurata poiché l’acquedotto di Chioggia, oltre che dal potalinizzatore di Cavanella d’Adige, è servito anche dalla grande condotta posata sul fondo della Laguna (800 mm di diametro) che parte da Venezia, dalla centrale di Sant’Andrea, e rifornisce Chioggia, Sottomarina e le isole di Lido e Pellestrina con l’acqua Veritas, parte di falda e parte potabilizzata nell’impianto di Ca’ Solaro, a Mestre.
Written by: Redazione