Listeners:
Top listeners:
Radio Clodia play your music
Il punto sulla città, con il sindaco Mauro Armelao Radio Clodia
Festa dell'Albero: Il programma a Chioggia con l'Assessore Serena de Perini Radio Clodia
Sport Live | Puntata del 18 novembre Radio Clodia
Più sicurezza grazie alle Forze Armate a bordo dei treni regionali, ne parliamo con il Presidente Zaia Radio Clodia
Stadio Ballarin, Daniele Zennaro (La Nuova Venezia):"Amministrazione in ritardo. Temo non sia pronto nemmeno per il Padova" Radio Clodia
Stadio Ballarin, Armelao:"Chiederò l'inversione del campo per la partita contro il LR Vicenza" Radio Clodia
Il punto sulla città, con il Sindaco Mauro Amrelao RADIO CLODIA
L'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin su Radio Clodia Radio Clodia
La presidente dell'associazione 'Stelle sulla terra' Alessandra Boscolo ospite di Radio Clodia Radio Clodia
Sport Live | Puntata del 11 novembre 2024 Radio Clodia
“Negli ultimi 12 anni il presidente Zaia ha regalato alla parte più ricca del Veneto quasi 4 miliardi di euro, privandosi dell’addizionale Irpef, col risultato che ci troviamo ancora una volta di fronte a un bilancio regionale nel segno dell’austerity. Le risorse da distribuire sono pochissime e a pagarne il prezzo saranno soprattutto le generazioni future”. Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, nel suo intervento in apertura della discussione sulla manovra di bilancio regionale che inizia oggi a Palazzo Ferro fini con la disamina degli emendamenti al DEFR, il Documento di Economia e Finanza Regionale.
“Che prospettiva offre il Veneto ai suoi figli? Siamo la regione del consumo di suolo record (525 mq per abitante, contro i 359 mq a livello nazionale), dove la popolazione esposta al rischio di alluvioni è aumentato dal 9,3% all’11,6% in 5 anni e dove la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale negli ultimi anni è sotto la media nazionale e negli ultimi anni è addirittura diminuita (17,6% contro il 18,2% dell’Italia, -0,2% dal 2018), – dichiara Baldin – La spesa per la ricerca è pari all’1,4% sul Pil, peggio del dato nazionale dell’1,5%. La Regione si è dimostrata incapace di garantire il diritto allo studio, con il disastro delle borse e i mancati investimenti per alloggi e servizi agli studenti. Risultato: i giovani cervelli fuggono. Nel 2019 il Veneto è la seconda regione per numero di espatri con 15 iscrizioni all’AIRE, con un boom del +13,3% su base annua pari a sei volte il dato nazionale (+2%). La precarietà è aumentata e dopo lo shock pandemico la forbice sociale si è allargata, con la povertà assoluta che schizza dal 3,5% del 2010 all’8,2% del 2020 nel Nord Italia», aggiunge la consigliera regionale”.
“Dissesto idrogeologico, emergenza ambientale, fuga dei giovani, lavoro sempre più povero e precario. Sono campanelli d’allarme che non possiamo ignorare e richiedono un cambio di paradigma. Le proposte del MoVimento 5 Stelle sono contenute nei miei emendamenti, – sottolinea Baldin – a partire da un chiarimento sull’autonomia: il Veneto dica chiaro e tondo che vengono prima i Lep, che il tema dei nove decimi del gettito non esiste più e che va portata avanti anche l’autonomia dei Comuni. Non ci arrendiamo all’idea di una Regione bloccata dall’austerity: un concetto fuori tempo massimo. Ora servono investimenti e Zaia in dodici anni di governo ha messo la Regione nella condizione di non poterli fare. Sarà anche vero che i pessimisti non fanno fortuna, ma anche chi non investe sulle giovani generazioni è destinato a non avere futuro”, conclude la consigliera.
Written by: Redazione