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Conferito quest’oggi nella splendida cornice della Scuola Grande di San Rocco, alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia e di un nutrito numero di consiglieri e assessori regionali, il premio Leone del Veneto assegnato ad Arrigo Cipriani, figura emblematica dell’anima del Veneto e di Venezia.
“Il premio fu istituito dall’assemblea legislativa veneta nel 1999 per onorare i cittadini veneti o di origine veneta che si sono particolarmente distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, della finanza e in attività professionali, sociali, umanitarie o sportive” ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti che ha quindi spiegato i motivi che hanno spinto l’Ufficio di presidenza del Consiglio ad assegnare il “Leone” ad Arrigo Cipriani: “Eleganza, signorilità, classe: credo che Arrigo Cipriani sia l’interprete migliore non solo della bellezza e dell’armonia di Venezia ma soprattutto dell’anima autentica di questa città e del nostro Veneto: c’è un garbo squisito nella sua scrittura, nel suo stile raffinato fatto di gusto e ‘savoir faire’ anche quando con schiettezza unica esprime commenti perentori e controccorrente, ben sapendo che le mode passano, ma lo stile resta. In lui c’è di certo un continuo apprendere con mente aperta alle novità ma anche l’accuratezza nel rispettare la tradizione conciliandola con le esigenze del mondo moderno senza mai tradire la propria identità: c’è un “quid” che trasforma le multiformi attività di Arrigo Cipriani, e non penso solo all’ospitalità, alla gastronomia e accoglienza ma anche ai suoi libri, in una esperienza unica presentando il miglior carattere del nostro Veneto, un Veneto fatto di tanto lavoro, attenzione ai minimi dettagli, sacrificio, spirito imprenditoriale, apertura al mondo, humor e cultura con la dote di una scrittura di un intellettuale dallo spirito arguto o di una cintura nera che capisce i propri, ma soprattutto gli altrui, limiti. La sua è una storia dalle radici profonde nel profondo veneto: è una storia che inizia con una famiglia di emigranti in Germania e continua fino ai nostri giorni, una parabola emblematica, che ha molto da insegnare a noi tutti. In anni spesso volgari, dove l’esperienza maturata in decenni di lavoro e la serietà professionale sembrano soccombere davanti all’apparenza effimera, la sua vita e il suo esempio sono un punto fermo, un esempio a cui rifarsi e da cui ripartire. Lo dico senza retorica alcuna: la vita della sua famiglia, dal padre Giuseppe, altra figura emblematica quanto eccezionale di veneto innamorato di Venezia, fino al figlio Giuseppe attraversa la storia del Novecento entrano nell’attuale Millennio passando anche per anni bui e drammatici, affrontati sempre con intelligenza, arguzia, dedizione e rispetto per il proprio lavoro e gli avventori o lettori, ma soprattutto con un amore non banale verso questa città e verso la vita sempre vissuta con autentica passione e slancio. Un grande maestro, che è stato capace di portare nel mondo la nostra cultura e identità trasformandola in un marchio di garanzia, come un marchio era ed è ancor oggi il Leone marciano simbolo del nostro premio che oggi gli conferiamo ad un grande Leone del Veneto con sincera ammirazione e autentica riconoscenza”.
“Il Leone del Veneto va nelle mani di uno dei migliori interpreti della qualità della vita: dallo stile dell’accoglienza, al cibo servito in tutto il mondo e prodotto direttamente sul territorio. Arrigo Cipriani esprime al massimo il valore della tradizione “Made in Italy” nel mondo”. Con queste parole Coldiretti Veneto si congratula con l’assemblea legislativa regionale che ha assegnato oggi ufficialmente il prestigioso riconoscimento alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia.
“Un’icona – continua Marina Montedoro direttore di Coldiretti Veneto – che è anche memoria storica di un Veneto che Arrigo Cipriani ha saputo portare nel mondo attraverso la cultura enogastronomica regionale che vede nell’aperitivo Bellini, nel Carpaccio e nei carciofi, coltivati sull’isola di Torcello, gli ambasciatori della tradizione veneziana e veneta nel mondo”. Coldiretti è orgogliosa che faccia parte della sua grande famiglia come socio: un paradigma per tutti per la sua determinazione, costanza e passione per il proprio lavoro e per la terra da cui proviene.
Written by: Redazione