La consegna del Leone d’oro alla carriera all’attrice francese Catherine Deneuve e la proiezione del film del regista Noah Baumbach “White Noise” hanno inaugurato il Festival.
A fare gli onori di casa, nella Sala Grande, sono stati il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, insieme al direttore della Mostra, Alberto Barbera. In platea il sindaco di Venezia, oltre a numerosi altri rappresentanti istituzionali tra cui il presidente della Camera dei Deputati e i ministri della Cultura e della Pubblica Amministrazione.
Prima della proiezione del film di apertura è stato trasmesso un videomessaggio di Volodymyr Zelensky. “Un video fuori concorso” le prime parole del presidente dell’Ucraina che ha posto l’attenzione sul conflitto in corso. Nessun titolo di coda, a scorrere sono stati i nomi delle vittime della guerra, salutati da un lungo applauso della platea.
A condurre la serata è stata la madrina della Mostra, l’attrice Rocío Muñoz Morales: “Il cinema è la finestra più grande della nostra esistenza e noi dobbiamo rimanere affacciati” ha esordito. Poi ringraziando il presidente della Biennale e il direttore della Mostra ha aggiunto: “Siamo di nuovo in tanti al Lido perché abbiamo bisogno del cinema e delle sue storie, sono sicura che sarà un’edizione straordinaria”.
Fuori dal Palazzo del Cinema il Festival è iniziato nel pomeriggio, riflettori e obbiettivi puntati sul red carpet per le prime passerelle. Giù il muro anti-Covid, che nelle ultime due edizioni ha nascosto il passaggio delle stelle del cinema, fan e curiosi si sono assiepati davanti al tappeto rosso a caccia di foto ricordo e autografi degli ospiti internazionali più attesi.
Importante il servizio di sicurezza coordinato dalla sala interforze allestita al Comando della Polizia Locale al Tronchetto. Per tutta la durata della manifestazione al Lido saranno impegnati su due turni 24 agenti nel controllo dei varchi, altri 12 nella gestione della viabilità.