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today19 Luglio 2022 81 1
“Perché un giovane dovrebbe fermarsi in Veneto e mettere su famiglia? Se vogliamo sostenere davvero la natalità e invertire il calo demografico, dobbiamo dare una risposta a questa domanda. Lasciando perdere crociate ideologiche per la famiglia tradizionale o concezioni arcaiche del ruolo della donna”.
Lo afferma la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, annunciando “l’astensione al voto sul Programma 2022-24 degli interventi della Regione Veneto a favore della famiglia”.
“Un programma che non è privo di aspetti positivi, primo tra tutti l’aumento delle risorse stanziate a sostegno delle politiche per le famiglie venete – chiarisce l’esponente pentastellata – Ma per invertire il trend del calo demografico occorre un cambio di paradigma culturale: non è accettabile che una donna sia costretta a scegliere tra carriera e lavoro, né che la mia generazione debba posticipare ogni scelta relativa al proprio percorso di vita a causa di un precariato sempre più diffuso”.
“Il Veneto, da questo punto di vista, sconta un ritardo rispetto a Lombardia ed Emilia Romagna – evidenzia la consigliera regionale – Abbiamo stipendi più bassi, il che ci rende meno attrattivi. Ogni anno perdiamo infatti diecimila giovani, che scelgono di emigrare o trasferirsi in altre regioni. Aspetti questi che non possono non essere considerati se si vuole parlare di politiche a sostegno delle famiglie e della natalità”.
Written by: Redazione