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Nei giorni scorsi, il 23 e 24 maggio, a Roma, si è tenuta la prima masterclass di “Cantiere Città”, il percorso di valorizzazione dei progetti presentati dalle città finaliste a Capitale della cultura 2024. Presenti la funzionaria comunale Cristina Penzo e l’assessore alla Cultura Elena Zennaro.
«Si è conclusa la prima masterclass del percorso di valorizzazione dei progetti presentati dalle città finaliste a Capitale della cultura 2024 – ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Chioggia, Elena Zennaro – e abbiamo ricevuto tanti preziosi suggerimenti per lo sviluppo della nostra città. Dopo una prima giornata di presentazioni al Ministero della Cultura, ci siamo riuniti nell’Auditorium della Biblioteca nazionale centrale di Roma, per proseguire nel confronto e dibattito sui temi quali policy, innovazione, fundraising. Si è creata una bella sinergia con i rappresentanti delle altre città, che porterà sicuramente a delle collaborazioni. Attendiamo ora la visita dei rappresentanti del Ministero a Chioggia prevista per luglio assieme ad un’attività di workshop per il rafforzamento delle reti territoriali in cui coinvolgeremo tutti gli stakeholders».
Si tratta di un piano di “capacity building” – percorso di consolidamento delle competenze –, con lo scopo di valorizzare i progetti presentati in occasione della candidatura e che verrà attuato tramite un programma di iniziative ideate e svolte congiuntamente dal servizio VI del Segretariato Generale MiC e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Articolato in un percorso comune per tutte le 10 città finaliste e in incontri specifici per ogni città candidata, si sviluppa in due masterclass di due giornate, in presenza, più quattro masterclass online durante l’anno, e in altri due workshop online e uno in presenza specifici per ognuna delle città. A partecipare sono tutte le città finaliste: Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Sestri Levante con il Tigullio, Siracusa, Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, Viareggio e Vicenza, inclusa Pesaro designata Capitale italiana della cultura 2024.
I lavori del 23 maggio, che si sono svolti presso la Sala Emeroteca della sede del Collegio Romano del MiC, sono stati introdotti da un saluto istituzionale del Sottosegretario di Stato, Senatrice Lucia Borgonzoni, e della direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Arch. Alessandra Vittorini. Successivamente si è svolta la presentazione dei progetti di candidatura da parte delle città e l’individuazione dei punti di forza di ciascun programma.
«Dal confronto con gli esperti – aggiunge l’assessore alla Cultura Elena Zennaro – è emersa una frammentarietà di Chioggia, il cui potenziale può emergere grazie ad una governance che abbia una visione ben chiara. Un consiglio ripetuto in tutti i tavoli di lavoro è stato quello di condividere il processo partecipativo e decisionale con la città, dagli albori di ogni progetto. Sul punto si è distinto, ad esempio, il sistema di Ascoli Piceno, con un progetto partito dal basso e con una propria autonomia economica, che permette loro di autofinanziare gli eventi di cui al dossier fino a dicembre 2022. Hanno consigliato, infine, di puntare sul fundraising e su l’art bonus, in un’ottica di relazioni che durano nel tempo».
Martedì 24 maggio, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, sede della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, ciascun comune è stato coinvolto in tavoli tematici per l’individuazione degli argomenti, che verranno sviluppati attraverso le successive masterclass a distanza.
«Nel corso dell’anno – spiega il MIC – saranno organizzate anche le quattro masterclass online dedicate alle finaliste su temi significativi per le città. Inoltre, per ciascuna verrà realizzato un calendario di tre incontri, di cui uno in presenza, volti a supportare l’implementazione dei progetti proposti in sede di selezione, tenendo conto delle diverse realtà territoriali. In particolare, si darà importanza alla creazione di reti territoriali e all’accompagnamento verso l’individuazione di fonti finanziarie potenzialmente attivabili, come bandi e iniziative a livello regionale, nazionale, europeo e internazionale, relativi a opportunità di messa in rete e di finanziamento per lo sviluppo delle città a base culturale».
Written by: Redazione