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Inaugurata la mostra dedicata a “Salvador Dalì: tra psicoanalisi e Surrealismo”

today27 Marzo 2022 10

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Si è svolta stamattina l’inaugurazione della mostra “Salvador Dalì: tra psicoanalisi e Surrealismo”, promossa dal Comune di Chioggia (Ve), in collaborazione con MV Eventi. L’esposizione, che è allestita al Museo Civico della Laguna Sud – San Francesco Fuori le mura, in Campo Marconi 1 a Chioggia, è aperta al pubblico da domani, domenica 27 marzo, fino al 31 luglio 2022.

La presentazione della mostra, tenutasi presso il chiostro del Museo Civico della Laguna sud, che prende il nome dal convento su cui sorge, San Francesco Fuori le mura, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del sindaco di Chioggia, Mauro Armelao; del curatore della mostra, Matteo Vanzan; del presidente del Consiglio comunale, Beniamino Boscolo Capon; dell’assessore ai Lavori pubblici Elisabetta Griso; della dirigente del settore Cultura Daniela Ballarin; della Comandante della compagnia dei carabinieri di Chioggia Martina Perazzolo e del Commissario di Pubblica Sicurezza a Chioggia Flavio D’Addario. Il sindaco ha portato i saluti dell’assessore alla Cultura, Elena Zennaro, che non ha potuto essere presente.

L’esposizione conta oltre 50 opere dell’artista catalano, alcune delle quali esposte nella storica mostra “Dalì” tenutasi a New York, Tokyo e Ginevra dal 1964 al 1970, che racconteranno la vita e la psiche del genio surrealista in un excursus storico ed artistico che vuole coniugare l’esperienza artistica con gli influssi determinanti della psicoanalisi di Sigmund Freud. La mostra, curata da Matteo Vanzan, presenterà opere di scultura, acquerello, acqueforti con interventi pittorici, puntesecche ed incisioni provenienti da collezioni private di tutta Italia.

https://youtu.be/-2651cyNiQ4

«È un appuntamento importante per la nostra città – ha esordito il sindaco di Chioggia Mauro Armelao – la città di Chioggia accoglie con entusiasmo l’opportunità di ospitare un’altra grande mostra al Museo Civico della Laguna Sud. Questa iniziativa va ad arricchire l’offerta culturale dei prossimi mesi e amplia le proposte turistiche della nostra città. Ringrazio il lavoro dell’assessore alla Elena Zennaro e dell’ufficio Cultura, per essere riusciti a portare a Chioggia un’esposizione di questo calibro. Mi auguro che tante associazioni, scuole, operatori del turismo, del commercio e i cittadini stessi, vengano a visitarla e siano volano della sua promozione. Non saremo Capitale italiana della cultura 2024, ma lavoreremo per continuare a portare la cultura nella nostra città».

«Oggi finalmente si inaugura l’attesa mostra di Salvador Dalì – è il messaggio dell’assessore alla Cultura Elena Zennaro – ringrazio le tante persone che già si sono prenotate per visitarla: molte per aprile e alcune anche per maggio. È un’importante novità per la nostra città, che si prepara così ad avviare al meglio la primavera-estate 2022. Chioggia ha tutte le caratteristiche – aggiunge – per distinguersi nel panorama internazionale e diventare una rinomata meta turistica, sotto la regia di una Amministrazione che vuole migliorare sempre più la qualità di vita dei suoi concittadini. Dal canto mio, c’è il massimo impegno perché la Cultura diventi asse portante della Città».

«Salvador Dalì», racconta il curatore della mostra Matteo Vanzan, «fu artista di incredibili doti narrative. Nella sua interiorizzazione estetica del mondo possiamo riconoscere i tratti di una riflessione tangenziale dei drammi dell’umanità che sconvolsero non solo l’artista, ma tutti coloro che vennero dopo la dispersione delle prime avanguardie storiche. Il dramma della guerra, della morte, dell’eros, della sessualità, dell’onirico e della fuggevole esistenza terrena sono raccontati con urgenza caratteriale in una pittura declinata nella perfezione storica manierista: linee chiuse e decise, toni marcati, cromie stranianti e dalla forte incidenza metafisica. Lo abbiamo conosciuto ed amato con opere come La persistenza della memoria, o con il Cristo di San Juan De la Cruz, nelle quali si riconoscono i simboli e gli elementi della sua ricerca pittorica, ma è nella calligrafia artistica che possiamo sondare e comprendere la personalità di questo protagonista dell’arte del primo Novecento. È nel segno inciso con perentoria certezza che la mano di Salvador Dalì rivela l’anima dell’uomo che la muove, esattamente come avviene per la scrittura. I lavori esposti in questa esposizione sono stati scelti e selezionati proprio perché ci permettono una lettura più profonda del surrealismo di Dalì, in un’analisi che viene accompagnata da un trattato sull’Interpretazione dei sogni di Sigmund Freud redatto da Gianpiero Cesari, psichiatra e psicoterapeuta già Direttore Dipartimento Salute Mentale Azienda USL 8 – Arezzo. Questo tratto calligrafico delle opere esposte a Chioggia appare pienamente cosciente delle potenzialità espressive e diventa esso stesso narratore di sogni, incubi, frustrazioni e desideri di una mente in preda alle turbe della paranoia. Racconteremo dunque una vita dedicata alla pittura ma non solo: il visitatore sarà chiamato a rapportarsi con le opere interpretandole attraverso un apparato didattico ed emozionale fatto anche di letture, approfondimenti, aforismi, musica e proiezioni video».

La biografia. Figlio di un notaio Salvador Dalì nasce in Catalogna, nella città di Figueras nel 1904 e, già da bambino, rivela doti eccezionali nel disegno. Viene accettato all’Accademia di Belle Arti di Madrid e nel convitto universitario incontra quelli che saranno i suoi migliori amici: Federico Garcĺa Lorca e Luis Buñel. Con grande dispiacere del padre, Salvador Dalì non porta a termine gli studi e viene espulso dall’Accademia per contestazioni nei confronti dei docenti. Libero dagli impegni accademici compie però, nel 1926, il primo viaggio a Parigi dove si reca a trovare Picasso prima ancora di visitare il Louvre. Tornato in patria si dedica con l’amico Buñel alla realizzazione de Un chien andalou. Torna a Parigi nel 1929, accompagnato da Mirò, dove trova ad attenderlo l’intero gruppo dei surrealisti. L’adesione al movimento significa per Salvador Dalì il riconoscimento internazionale, la partecipazione alle esposizioni collettive del gruppo, oltre a pubblicazioni sulle numerose riviste che supportano il movimento. Significa poi l’incontro con Gala, l’amore della sua vita, musa ispiratrice e protagonista di moltissimi dei suoi quadri. Anno della vera svolta sarà il 1930: Salvador Dalì teorizza il suo nuovo metodo paranoico-critico che consiste nella ripetizione ossessiva di elementi che alludono alla parte più profonda dell’inconscio, quella dei conflitti familiari, delle pulsioni sessuali, dell’amore e della morte. Il processo paranoico prevede l’osservazione di un oggetto e la sua trasmutazione in un altro e si opera in uno stato allucinatorio, frenetico, compulsivo, diverso quindi dallo stato di quiete ipnotica descritto da Breton nell’automatismo psichico. Il prestigio internazionale dell’artista è ai massimi livelli, in tutto il mondo si organizzano retrospettive in suo onore, la pubblicazione nel 1964 di Diario di un genio, sancisce la celebrazione del suo personaggio. Nel 1980 viene colpito da una sorta di paralisi che gli impedisce di dipingere; nel 1982 muore sua moglie e nel 1984 resta gravemente ferito in un incendio che si era sviluppato nella sua camera da letto. Si spegne nel 1989, nel suo castello di Figueras.

In programma collaterale all’esposizione sarà possibile, previa prenotazione e al costo di 5 euro a persona, partecipare alle visite guidate e agli incontri con il curatore e, sempre su prenotazione e con date da annunciare, cinque incontri di approfondimento nel corso di Arte contemporanea “Dopo Turner: viaggio verso il contemporaneo”, a cura di Matteo Vanzan.

La mostra sarà aperta al pubblico:
– dal 27 marzo al 10 giugno 2022 dal martedì alla domenica: 10:00 – 13:00 e venerdì, sabato e domenica: 10:00 – 13:00 e 15:00 – 19:00
– e dal 11 giugno al 31 luglio 2022 dal martedì alla domenica: 10:00 – 13:00 e venerdì, sabato e domenica: 10:00 – 13:00 e 18:00 – 22:00.

MAGGIORI INFORMAZIONI

MUSEO CIVICO DELLA LAGUNA SUD – Campo Guglielmo Marconi, 1
Tel: 041-5500911 / Web: https://museo.chioggia.org
Pagina FB: facebook.com/museocivico.chioggia
BIGLIETTI
Intero: 10 euro / Ridotto: 8,50 euro / Residenti: 7,00 euro
Gratuito minori di 14 anni accompagnati da adulto pagante

PRENOTAZIONI E VISITE GUIDATE
Visita guidata su prenotazione al costo di 5 euro a persona (gruppo minimo di 20 persone)
Email: info.prenotazionimuseo@chioggia.org

Written by: Redazione

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