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Imprenditori balneari, albergatori, locatori e molti politici oggi in platea per il convegno “Pnrr Turismo”, organizzato da Gebis, Cisa camping, Ascom e consorzio di promozione ConChioggiaSì, per fornire agli operatori del settore un aiuto concreto nel cogliere le opportunità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza offrirà nei prossimi anni.
«Nella capacità di intercettare le importanti risorse messe a disposizione dal Pnrr», spiega Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis, «passerà la più grande sfida per Sottomarina, Chioggia e Isola Verde di sempre. Le aspettative sono moltissime, ma c’è anche il rischio di disperdere i soldi in mille rivoli. Occorre invece concentrarsi su progetti importanti, insistendo sulla transizione ecologica e sulla digitalizzazione, come viene chiesto».
«La parola d’ordine è fare sinergia, sia tra imprese che con l’amministrazione comunale», sostiene Leonardo Ranieri, presidente di Cisa camping, «l’obiettivo è far crescere la comunità. Oggi ci mettiamo a confronto per capire come utilizzare al meglio i fondi del Pnrr, sia come singole imprese, che in sinergia. Occorre iniziare subito il percorso per farci trovare pronti».
«Ai nostri imprenditori servono risposte veloci», precisa Alessandro Da Re, presidente di Ascom Confcommercio, «ricordo che molte attività sono rimaste chiuse anche per 140 giorni e che prima della pandemia, per Chioggia vi è stata un’altra emergenza, quella dell’acqua grande di cui ancora non è arrivato un centesimo… Oggi l’Europa ci dà un’opportunità unica, ma i progetti devono essere pronti per non perdere il treno». Oltre ai progetti per le singole imprese, il presidente degli albergatori, Giuliano Boscolo Cegion, ha ricordato la carenza delle infrastrutture e la necessità di accelerare anche sulle partire urbanistiche aperte, in primis col Pat.
«Siamo consapevoli dell’importanza di migliorare i collegamenti, viari e ferroviari della città», spiega il sindaco, Mauro Armelao, «abbiamo in programma a breve un incontro con l’assessore regionale Elisa De Berti. Sul Pat ci confronteremo con le categorie e con tutta la città. Per il nuovo Lungomare, dal Granso Stanco a viale Umbria, abbiamo inserito la progettualità nei Patti territoriali, per 6.200.000 euro, la delibera andrà in giunta lunedì prossimo. Il Pnrr è un treno imperdibile, noi siamo pronti a collaborare con gli imprenditori per trovare le soluzioni migliori per accogliere i turisti, ma anche per creare occupazione».
La filosofia del Pnrr è stata illustrata dal professor Mario Bertolissi, ordinario di diritto costituzionale all’università degli studi di Padova e legale nello studio omonimo.
«La condizione di base è fare squadra e quindi si è partiti col piede giusto», spiega Bertolissi, «va detto però che ci saranno mille ostacoli, che arriveranno dagli azzeccagarbugli di turno, e che non basteranno i progetti che tutte le realtà presenteranno. Servirà la massa critica e le risposte pronte da dare a chi porrà ostacoli». Giovanni Comazzetto (legale dello studio Bertolissi), Lisa Zanardo (ingegnere Top performance consulting), Roshan Borsato (docente di Economia e Innovazione 4.0 all’università Ca’ Foscari di Venezia) sono poi scesi nel dettaglio tecnico di come si dovrà procedere per presentare i progetti con cui accedere ai fondi del Pnrr. Dei 191 miliardi di euro a disposizione, quelli per la missione 1 (turismo e cultura) sono 40.
«Bene ribadire che non sono soldi a fondo perduto», spiega l’ingegnere Zanardo, «e che non arriveranno a pioggia. Serviranno progetti rispondenti ai parametri e nel caso del turismo esistono delle parole chiave indispensabili per passare al vaglio del legislatore europeo: occupazione, digitalizzazione, sostenibilità, transizione ecologia. Il 90% dei progetti sarà presentato da enti pubblici, evidente quindi che servirà una rete pubblico-privato. I bandi usciranno da qui al 2026, ma i progetti devono essere già pronti. Il primo passo è la creazione di una cabina di regia dove siedano i rappresentanti delle aziende e le sigle di categoria. Vanno poi esaminate le idee progettuali, o progetti esistenti che rispondano alle caratteristiche, vanno declinati tempi e costi, creato il fascicolo del progetto per essere poi pronti quando esce il bando di gara».
Written by: Redazione