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Intorno a mezzogiorno di ieri, personale della Polizia Locale impegnato per il controllo della viabilità e per la sicurezza nell’area del mercato settimanale ha notato un’autovettura Mercedes che entrava in area mercatale attraverso Calle Duomo.
La conducente, una signora cinquantenne residente a Cavarzere, dichiarava agli operatori di Polizia di essere entrata nell’area vietata per aspettare la nonna che faceva fatica a camminare. Alla richiesta se avesse un permesso per disabili che permettesse il transito, la donna esibiva un tagliando rilasciato dal comune di Cavarzere ed intestato ad una signora lì residente.
Esaminando il permesso, gli agenti verificavano non soltanto che era scaduto nel 2020, ma anche che si trattava di una fotocopia a colori dell’originale, opportunamente plastificata.
A questo punto la donna ammetteva che non c’era nessuna nonna al mercato, ma semplicemente che doveva recarsi al bancomat per un prelievo. I successivi immediati accertamenti facevano scoprire, invece, che la nonna, che effettivamente era l’intestataria del permesso, era deceduta nel 2019 e che la nipote aveva fotocopiato il tagliando servendosene impunemente per anni.
La conducente è stata denunciata per falsità in certificati o autorizzazioni amministrative e rischia fino a 2 anni di carcere.
«Si rimane stupiti dell’incoscienza in cui perseverano tali forme di illegalità, dalle conseguenze serie ma, nello stesso tempo, evidentemente, sottovalutate. E dire che ogni volta che ai “colpevoli” vengono spiegate le problematiche legali del loro gesto, la maggior parte di loro, come è successo ieri, cade dalle nuvole e addirittura si stupisce della “severità” della Polizia Locale a fronte di un peccato, a loro dire “veniale”» così il Comandante della Polizia Locale Michele Tiozzo.
Si segnala come la capillare azione di controllo della Polizia Locale intenda fortemente disincentivare simili comportamenti, peraltro altamente lesivi dei diritti dei residenti nelle aree a sosta regolamentata, e si ricordano ai “i soliti furbi” le gravi sanzioni alle quali vanno incontro.
È bene invitare a riflettere che non si tratta di violazioni al codice della strada, ma di vicende penali, che comportano la necessità di affrontare un giudizio davanti alla magistratura, la nomina di un legale e, in caso di condanna, possono “sporcare” il certificato del casellario giudiziale e, conseguentemente, provocare indirette conseguenze nei futuri rapporti con qualsiasi pubblica amministrazione (es. concorsi pubblici, appalti, ecc.)».
«Ringrazio la Polizia Locale per gli approfonditi controlli messi in campo anche in questa occasione – aggiunge il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao – continuerà il contrasto verso quei comportamenti detestabili dei “furbetti” che utilizzano, senza averne diritto, permessi indispensabili a chi, effettivamente, ha gravi difficoltà a muoversi».
Written by: Redazione