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I balneari si preparano all’impatto della Bolkestein

today16 Dicembre 2021 62

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Il primo gennaio 2024 le concessioni balneari andranno a gara, ma ci sono i tempi e i modi per prepararsi all’impatto con la giusta “armatura”. Parole dell’avvocato Mario Bertolissi, ospite martedì sera dell’assemblea annuale di Gebis Segear, per spiegare l’impatto delle due sentenze del Consiglio di Stato (la 17 e la 18 del 2021) che hanno di fatto spazzato via la proroga dell’applicazione della direttiva Bolkestein fissata dallo Stato al primo gennaio 2034, anticipandone gli effetti di 10 anni.

Il presidente di Gebis, Gianni Boscolo Moretto, ha richiesto una consulenza allo studio Bertolissi di Padova per capire quali margini esistano per dare garanzie a chi negli ultimi anni ha investito in modo importante per migliorare le concessioni e offrire ai clienti stabilimenti all’avanguardia sul fronte del comfort e della sicurezza.

Mario Bertolissi, già professore ordinario di Diritto costituzionale alla Scuola di Giurisprudenza di Padova, è autore di monografie e numerosi saggi in materia amministrativa e costituzionale.  E’ abilitato al patrocinio dinnanzi le giurisdizioni superiori con particolare riguardo alla Corte costituzionale, ha presieduto numerose commissione di aggiudicazione in gare pubbliche.

«Le sentenze sono chiare e dettagliate», spiega Bertolissi, «e non danno molte possibilità di ricorsi che peraltro potrebbero essere un dispendio di tempo e di energie che invece ora vanno incanalate per prepararsi a dovere alla data del primo gennaio 2024. Chi fa questo lavoro da una vita ha tutte le carte in mano per arrivare pronto alla gara e far valere il know how acquisito. Chi meglio dei concessionari conosce il mercato, la clientela, il territorio? Ci sono due anni davanti per mettere nero su bianco tutti i requisiti che i bandi richiederanno, senza ledere il principio di concorrenza che la Bolkestein impone. La sentenza della Corte costituzionale sul ricorso fatto contro la legge 33 del 2002 ha stabilito che le proroghe sono incostituzionali e che la materia è propria dello Stato che ha una potestà legislativa esclusiva. Ha anche precisato che gli indennizzi vanno previsti (già li prevedeva la Bolkestein), ma a farlo dovrà essere lo Stato, non la Regione. Occorre quindi prendere atto che le concessioni andranno a gara fra due anni e costruire già adesso un apparato di elementi per riuscire a riconfermare la propria posizione sfruttando l’esperienza maturata sul campo che nessun “esterno” potrà mai possedere. Esiste un capitale che è solo da valorizzare nella giusta maniera». Gebis si metterà a disposizione dei soci per capire come tradurre “su carta” l’esperienza maturata. «Dall’associazione ci sarà tutto il sostegno possibile in questi 24 mesi delicati che ci attendono per dare continuità alle nostre imprese», spiega Boscolo Moretto, «uno dei quesiti che abbiamo posto al professor Bertolissi e su cui impiegheremo i nostri sforzi sarà quello di salvaguardare gli investimenti fatti fino ad oggi».

Written by: Redazione

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