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Esce oggi “Siamo Qui”, il nuovo album di Vasco Rossi.
Si tratta del 18esimo album di studio e arriva dopo “Sono Innocente”, del 2014, ma soprattutto, sottolinea Vasco “conclude il discorso de “La Verità” e “Se ti potessi dire”, brani scritti nello stesso periodo creativo, tra il 2018 e il 2019. Ancora una pagina che volta chiudendo un capitolo della sua vita, umana e artistica. Con canzoni che parlano molto di presente ma che, per lui, sono già passato“.
Disponibile in 9 confezioni con diversi supporti, cd, vinile, musicassetta. Copertine diverse, in successione gli scatti fotografici fino all’ultimo che trova Vasco al centro dell’“enso”, in giapponese significa cerchio, simbolo di forza, di luce e di armonia.
“Non so se è il rock che ha scelto me o se sono io che ho scelto il rock” afferma il rocker. Provocazione, ironia, nostalgia, sbeffeggio, e quel pizzico di follia che ci sta.
Arriva Vasco e si fa sentire con un album a tutto classic rock, “tutto suonato” da musicisti con strumenti veri: batteria, basso, chitarre elettriche e tastiere. Un disco “molto spontaneo e diretto, divertito e divertente e – aggiunge Vasco – un album Classic Rock, in direzione ostinata e contraria, come direbbe de Andrè, rispetto alle tendenze in voga. Suonato, registrato, “buono alla prima”: rock che non ha bisogno di trucchi o diavolerie per provocare e emozionare. Le canzoni sono nate per essere cantate dal vivo. Le ho scritte pensando ai live, e adesso non vedo l’ora di tornare sul palco, non sto più nella pelle, ora che il 2022 si avvicina”.
Una sferzata di energia che arriva al momento giusto: canzoni che rotolano, rock’n’roll e power ballads. Dolce e amaro, come nella migliore tradizione vaschiana. Connesso con il mondo ma più distaccato e lucido. Forte nelle sue espressioni, contagioso nelle sue impressioni.
“Vivo generalmente nel passato o nel futuro, non sono mai presente. Sul palco invece sono lì, ci sono, sono presente”. Ed è lì che è proiettato ora, sul Vasco Live 2022 che inizierà a primavera, dal 20 maggio a Trento per un evento speciale per proseguire con le date già sold out e riprogrammate al 2022 (sold out Milano, Firenze, Roma e Imola). E con quelle nuove negli stadi di altre 5 città per le quali i biglietti cominciano a scarseggiare: già sold out Bari e Torino, ce ne sono ancora per Napoli, Ancona e Messina. In tutto 11 concerti.
Tutti i suoi album sono il ritratto di un tempo, scrive Vasco: “Il bello è questo: capire, valutare, interpretare il tempo che uno vive…soprattutto imparare a conoscersi…Sono sempre io, con qualche consapevolezza in più! Che, certo, non consola. Ma indietro non si torna”.
“Siamo qui”: sono 10 canzoni, 10 storie una diversa dall’altra, che compongono il suo sguardo ironico onirico sulla condizione umana oggi, e sulla società, contraddizioni e complicazioni comprese.
La “scaletta” dei brani è costruita sul modello di quelle da concerto: parte con una pacca di rock duro e provocazione per proseguire in un’onda emotiva che ti tira su e poi ti tira giù, giù e poi ancora su, scatenando un’esplosione di energia.
Dal rock visionario, fantapolitic-a-pocalittica di “XI Comandamento” (che cos’altro potremmo aspettarci dai prossimi futuri governanti?). All’amore ai tempi della società fluida nella divertentissima “L’amore l’amore”, scritta con Roberto Casini.
Con la disillusione di “Siamo qui”, cambia l’atmosfera e ci si ritrova di fronte a un grandissimo interprete e a una grandissima canzone. La traccia n 4, “La pioggia alla domenica”, è l’unico brano pop del disco, ricco dell’ironia di “Domenica lunatica”.
Seguono due ballad da brividi, che hanno un che di autobiografico, “Ho ritrovato te” e “Un respiro in più”. Il clima torna incandescente con il rock duro di “Tu ce l’hai con me” e subito dopo torna il puro divertimento in “Patto con riscatto”.
Testi metaforici, molta energia e, perché no, anche quel tocco di curiosa e trascinante follia da esperienza mistica in “Prendiamo il volo”. Senza dimenticare la prima la hit “Una canzone d’amore buttata via”
Per le musiche, gli autori complici di molte hit: Tullio Ferro, Roberto Casini e Gaetano Curreri. A loro vanno aggiunti i più recenti collaboratori: Vince Pàstano, Andrea Righi, Andrea Fornili, Saverio Grandi, Saverio Principini e Simone Sello. C’è anche un po’ di Guido Elmi, nella musica del brano rock “Tu ce l’hai con me” che aveva cominciato a scrivere con Vince Pàstano
Gli arrangiamenti dei brani affidati per metà a Celso Valli, che collabora con Vasco da molti e molti anni, e metà a Vince Pàstano che, entrato nella band come chitarrista ai tempi di Elmi, ha il compito da qualche anno di arrangiare i brani per gli show live.
Written by: Redazione