È stato firmato oggi, alla presenza del ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, nell’ambito della Conferenza Clima al G20 Economia in corso a Venezia, l’atto propedeutico alla costituzione della Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”. La firma è avvenuta nel corso di un incontro svoltosi nel Palazzo della Prefettura a Ca’ Corner a cui hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti delle istituzioni pubbliche fondatrici del progetto, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, il Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, e il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Erano presenti all’incontro, anche i rappresentanti delle prime istituzioni e aziende promotrici della Fondazione: Snam, Assicurazioni Generali, Confindustria Veneto, Università di Ca’ Foscari, Eni, Boston Consulting Group, IUAV, Accademia di Belle Arti, Conservatorio Benedetto Marcello e Fondazione Giorgio Cini.
Per Snam e Generali erano presenti, rispettivamente, l’Amministratore delegato, Marco Alverà, e il Group Ceo, Philippe Donnet. Per Confindustria Veneto il presidente, Enrico Carraro, e per l’Università di Ca’ Foscari la Rettrice, Tiziana Lippiello. Per Eni Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution e per Boston Counsulting Group Francesco Guidara, Marketing director. Le istituzioni culturali e accademiche sono intervenute con la delegata del Rettore Valeria Tatano per l’Università IUAV, il presidente Fabio Moretti per l’Accademia di Belle Arti, il direttore Roberto Gottipavero per il Conservatorio Benedetto Marcello e il segretario generale Renata Codello per la Fondazione Giorgio Cini.
L’Università degli Studi di Padova partecipa al progetto, alla pari delle altre istituzioni accademiche, e formalizzerà successivamente l’adesione.
L’obiettivo del progetto è quello di promuovere lo sviluppo di un piano di interventi funzionali alla crescita sostenibile del territorio, in particolare il rilancio di Marghera come polo per la produzione di energie alternative, la riqualificazione urbana e la promozione del patrimonio artistico e culturale di Venezia. L’iniziativa si propone anche di rendere la città un centro di rilievo mondiale per il dibattito scientifico accademico e culturale sui temi della sostenibilità e ESG (ovvero temi di Ambiente, Sociale e Governance), anche attraverso l’organizzazione di una “Biennale della Sostenibilità”, riunendo ogni due anni istituzioni, accademici, esponenti del mondo dell’arte e delle scienze e imprese per discutere e proporre soluzioni sui temi relativi ai cambiamenti climatici e, più in generale, della sostenibilità.
Venezia è una città unica, punto di incontro tra società civile, mondo accademico e scientifico, ma è sempre più spesso minacciata da fragilità cicliche e strutturali che mettono a rischio il patrimonio artistico, il sistema socio-economico e residenziale e l’ecosistema lagunare.
Il compito della Fondazione sarà quello di portare avanti azioni concrete per lo sviluppo sostenibile di Venezia in vari ambiti di azione, tra i quali:
- ESG, transizione energetica e sostenibilità ambientale: avviare un polo di idrogeno ed energie alternative a Marghera; favorire la decarbonizzazione e circolarità a Venezia (tra cui in ambito di mobilità, riscaldamento); favorire la circolarità (riciclo rifiuti organici e plastici); avviare il progetto VeniSIA, un centro di innovazione e accelerazione di startup; manutenzione e difesa dell’ecosistema lagunare; tutela della biodiversità e promozione della bio-agricoltura.
- Formazione e Centri di Ricerca per favorire il rilancio dell’offerta accademica e lo sviluppo di corsi di formazione sui temi della sostenibilità. Sono previste anche l’apertura e il potenziamento di sedi di fondazioni e centri di ricerca su temi della sostenibilità e la promozione di Venezia come città campus internazionale.
- Tra le altre aree di lavoro sono incluse anche il turismo sostenibile, con il lancio di una piattaforma digitale per gestire i flussi, l’avvio di un piano per il commercio e residenzialità e azioni per favorire l’inclusione sociale.
Tutte le attività sono volte alla creazione di una comunità inclusiva, sicura, resiliente e sostenibile.
“La questione climatica è fondamentale e bisogna agire in fretta – sono parole del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco -. Il G20 ha posto questo tema come cruciale, come una priorità. Uno dei motivi per fare il G20 a Venezia, dove per me c’è aria di casa, è proprio il delicato rapporto con l’ambiente di questa città, che nella storia ha deviato tre fiumi per salvaguardare la laguna. Venezia era il posto adatto per questa ottima iniziativa”.
“Venezia non è un museo, non è soltanto eredità: Venezia è un esempio di sostenibilità per la sintesi unica di storia, ambiente, economia e tecnologia che rappresenta e che la rende un modello per il resto del mondo – sottolinea il Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta -. La nascita della Fondazione si muove nella direzione di proteggere e valorizzare il ‘bene culturale’ Venezia, le sue ‘pietre’, le donne e gli uomini che la abitano e che meritano una città vivibile. Al tempo stesso, questo progetto mette Venezia al centro della sfida del futuro: tenere insieme patrimonio culturale, sviluppo, ambiente e qualità della vita”.
“La presenza in questi giorni a Venezia del G20 Economia, evento che dopo la pandemia rappresenta il pilastro del piano finanziario di rilancio del Paese e dell’Unione Europea, conferma la vocazione universale di questa città, e di tutto il nostro territorio regionale, anche in questo momento storico – afferma il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia -. Un frangente in cui il mondo è chiamato ad affrontare una ripartenza senza precedenti storici recenti, confrontandosi su finanza verde, economia circolare e sostenibile, trasparenza del flusso di capitali, azioni per il clima e a tutela dell’ambiente e della biodiversità. Sul tavolo ci sono grandi sfide, sulle quali oggi dimostriamo di saperci assumere le nostre responsabilità e di voler fare la nostra parte costituendo la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità. L’avvio di un progetto che riconosce in Venezia il contesto più adatto dal punto di vista sia culturale sia territoriale che sociale ed economico a essere un laboratorio per tutto il pianeta in cui valorizzare e realizzare progetti strategici, soprattutto in relazione all’ambiente e all’efficienza energetica. Il documento che firmiamo oggi è uno dei cardini su cui immagino svilupparsi un nuovo Rinascimento che vedrà il Veneto tra i principali protagonisti, in una grande sinergia tra istituzioni pubbliche e sistema privato”.
“Venezia, proprio nell’anno in cui celebra i 1600 anni dalla sua Fondazione, guarda al futuro e dimostra, con questo importante progetto, non solo il suo ruolo di città Capitale del Veneto ma anche il suo essere luogo di innovazione e d’avanguardia culturale e tecnologica – sono le parole del Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro -. Un bagaglio di esperienza e sperimentazione che vogliamo mettere a disposizione del mondo intero. Sono, quindi, particolarmente orgoglioso di vedere avviato questo prestigioso e ambizioso progetto che premia un percorso virtuoso che la città sta portando avanti toccando tutti quegli aspetti che possano, a pieno titolo, farle meritare il titolo di ‘Capitale mondiale della Sostenibilità’. Vogliamo così dare una risposta a quei ragazzi che ci chiedono di fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dell’ambiente. Lavoriamo assieme, facciamo squadra e lasciamo un segno tangibile del nostro impegno. Facciamolo assieme con lungimiranza e con spirito libero”.
“Venezia è un patrimonio naturale, artistico, culturale e scientifico di tutto il mondo – dichiara Marco Alverà, Amministratore delegato di Snam -. Dobbiamo difenderla dalle sue fragilità strutturali e soprattutto dalla minaccia del cambiamento climatico. Proprio da Venezia, in questi giorni, il G20 Economia ha lanciato un messaggio potente di attenzione alla sostenibilità e al pianeta. E sempre da qui, con il nostro progetto, frutto di una virtuosa sinergia tra pubblico e privato che troverà compimento nella nuova Fondazione, raccogliamo questo invito per rendere la città un simbolo globale di ripartenza all’insegna della tutela dell’ambiente, della valorizzazione del territorio e del dibattito sugli ESG, proteggendo e rilanciando questa città a beneficio delle future generazioni.”
“Il legame tra Generali e la città di Venezia risale a quasi duecento anni fa, alla nascita della compagnia. Oggi questo rapporto è ancora più forte, e lo è sotto il segno della sostenibilità – precisa il Group Ceo di Generali, Philippe Donnet -. Ne sono prova progetti quali il recupero dei Giardini Reali con la Venice Garden Foundation e il restauro delle Procuratie Vecchie a San Marco, destinato a diventare l’hub dell’iniziativa promossa da Generali ‘The Human Safety Net’, attiva in 23 Paesi nel mondo. Le Procuratie, che saranno riaperte al pubblico per la prima volta dopo 500 anni, le mettiamo a diposizione anche per la sede di questa iniziativa; diverranno un luogo vivo di pensiero, lavoro, cultura – un hub che vuole essere motore di progetti locali e internazionali di inclusione sociale. Similmente, Venezia ha la potenzialità – per risorse, vitalità, attrattività e la sua storia unica – di essere al centro del grande movimento globale di creazione di benessere condiviso. Come Generali salutiamo l’impegno delle istituzioni della Città e della Regione in questo senso e mettiamo a disposizione il nostro impegno per il nuovo ruolo di Venezia”.
“Il tema della sostenibilità è al centro di questo G20 Economia – commenta il Presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro – e questo progetto, a cui abbiamo creduto dall’inizio, ne è parte integrante. Le imprese devono contribuire al cambiamento e indicare le scelte di politica industriale che ritengono strategiche per continuare a produrre valore ed essere competitive. La fondazione di ‘Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’ ci permetterà di sviluppare il piano regionale per la creazione di una Hydrogen Valley che coinvolga distretti e filiere industriali del Veneto a partire dall’area di Marghera. È la strada per arrivare non solo un significativo abbattimento di Co2 attraverso il consumo di energia pulita nei processi industriali, ma anche alla riqualificazione di molte aziende in una supply chain per la produzione di idrogeno estremamente promettente anche per il futuro”.
“L’Università Ca’ Foscari Venezia, lo IUAV, l’Accademia di Belle Arti di Venezia ed il Conservatorio Benedetto Marcello con la firma del protocollo odierno, in occasione del G20 attualmente in corso nella città lagunare, accolgono con soddisfazione il compimento di un passo decisivo per un futuro più sostenibile – è il pensiero della Rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello -. La partecipazione alla costituzione di una fondazione, insieme alle altre istituzioni del territorio e nazionali, che sarà valutata dai rispettivi organi di governo, ha come obiettivo l’avvio del progetto Venezia capitale mondiale della sostenibilità. Si tratta di un’iniziativa destinata a segnare una svolta nel futuro di questa città e non solo, per affrontare una sfida di respiro globale e fare di Venezia un modello di sostenibilità ambientale per il mondo intero, con il contributo decisivo delle nuove generazioni. Le Università veneziane e le Istituzioni di Alta Formazione sono impegnate in prima linea su questi temi, mettendo in campo ricerca scientifica e didattica improntate ad un approccio trasversale e interdisciplinare. Siamo pronti, ora, a dare un ulteriore contributo in vista di questo nuovo, importante obiettivo, in sinergia con le istituzioni e il mondo delle imprese. Abbiamo davanti a noi grandi responsabilità ma anche grandi opportunità. Venezia capitale mondiale della sostenibilità rappresenta un appuntamento decisivo per contribuire a migliorare la qualità della vita e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”.
“Siamo orgogliosi di partecipare a questo importante progetto – dichiara Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di Eni -. Venezia rappresenta la bellezza italiana nel mondo, ne rappresenta in modo importante la storia, l’arte, la cultura. Ed è fondamentale che continui a replicare la sua eccellenza guardando al futuro, alla scienza, alla ricerca, all’innovazione e alla tecnologia. Elementi che Eni riconosce nel territorio e pone alla base della sua strategia di transizione verso un futuro di energia completamente decarbonizzata. Una strategia della quale Venezia è parte fondamentale, grazie alla bio raffineria e agli altri progetti innovativi che stiamo implementando”.
“Il Progetto Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità – afferma Nicola Pianon, Senior Advisor di Boston Consulting Group – si configura nel contesto attuale un’occasione unica, forse l’ultima possibile, per portare un impatto concreto e misurabile e provare a risolvere i problemi prioritari della città di Venezia. L’obiettivo è disegnare una prospettiva di futuro sostenibile, ora fortemente limitata dall’attuale assetto economico, normativo e sociale. Terminata la fase di disegno e approvazione del progetto, diventa ora fondamentale la sua implementazione nei filoni di lavoro individuati, e lo sforzo congiunto di tutti gli attori andrà in questa direzione. La città storica di Venezia può davvero tornare a essere un luogo dove abitare e nel quale creare posti di lavoro qualificati, fondamentali per contrastare proprio i fenomeni dello spopolamento dei residenti e della dipendenza dal turismo di massa”.
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