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Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’editoria e al programma di Governo Andrea Martella, ha fatto visita ieri al Forte San Felice.
“È stato un grande privilegio visitare la fortezza con il Presidente del Comitato Erminio Boscolo Bibi e tutti coloro che a livello comunale e statale se ne stanno occupando” ha commentato Martella. “Ora è necessario sbloccare al più presto i lavori e garantire il recupero di questo luogo straordinario dal punto di vista storico ed ambientale”.
“Questo momento era stato costruito e pianificato ancora a Marzo, ma per ragioni di emergenza sanitaria si è dovuto posticipare” ha spiegato la dem Barbara Penzo.
Riprendono nel frattempo il prossimo weekend le visite guidate al’interno del Forte San Felice.
“Auspichiamo che alla ripresa delle visite al Forte si accompagni anche una ripresa dell’azione di recupero del Forte” spiegano dal comitato. “Alla fine di luglio con una lettera agli Enti del Tavolo tecnico abbiamo manifestato tutta la nostra preoccupazione per una situazione di apparente immobilismo che non solo non fa registrare progressi nel recupero, ma che indirettamente favorisce addirittura i rischi di ulteriore degrado. I lavori per il restauro del portale, iniziati (in ritardo) a gennaio, sospesi poi per il lockdown, non sono più stati ripresi a causa delle difficoltà finanziarie della ditta assegnataria dei lavori e non è stata individuata un’altra ditta sostitutiva. Con ciò anche la realizzazione dei percorsi sopra i bastioni con l’eliminazione della vegetazione infestante, inclusa nel primo stralcio (importo circa 2 milioni) non è stata neppure iniziata. La progettazione degli interventi previsti dal secondo stralcio (restanti 5 milioni) sembra segnare il passo e di conseguenza la ricerca di ulteriori fondi necessari per il completamento del restauro dell’intero sito risulta vana. Nel frattempo però il degrado avanza, niente ferma la vegetazione: viene una fitta al cuore vedere la sommità del castello medievale del 1385 ricoprirsi nuovamente di arbusti ed alberi le cui radici minano vieppiù la solidità delle possenti murature“.
Written by: Redazione