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Dopo un 2019 di significativa crescita, anche il Porto di Chioggia risente della contrazione globale. Con 220.019 tonnellate il volume di traffici si attesta su un valore di -35,8% rispetto al primo trimestre del 2019. In calo del 67,6% i general cargo che raggiungono quota 52.189 tonnellate e del 7,8% i dry bulk che registrano 167.830 tonnellate movimentate.
In diminuzione anche il traffico nel porto di Venezia, che segna un -10,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Pino Musolino dichiara: “Gli effetti della pandemia nel mese di marzo trascinano in basso le statistiche dei porti lagunari, che già negli ultimi mesi dell’anno passato avevano dimostrato di accusare il colpo del rallentamento della manifattura e dell’incertezza dei mercati a livello globale. E così i nodi irrisolti della burocrazia, che ostacola da troppo tempo l’avvio di opere necessarie, in primis il mantenimento dei fondali alla quota prevista dal piano regolatore portuale, ci lasciano ancora più esposti rispetto alla tempesta abbattutasi sul mondo, che potrebbe provocare nel 2020 una contrazione del 32% del commercio globale a detta della WTO. Dal punto di vista delle dinamiche import/export, nel mese di marzo a fronte di un calo del 29,9% delle importazioni si assiste a una crescita del 5,2% delle esportazioni. E’ il segnale che le aziende stanno producendo andando ad esaurire le materie prime rimaste, è prevedibile quindi un ulteriore e significativo calo dell’export nei prossimi mesi quando le scorte saranno esaurite. Ecco perché adesso dovrebbero essere sostenute tutte le imprese e le attività, per permettere di essere attivi e reattivi al momento del rebound, che si spera arrivi entro la fine del corrente anno”.
Written by: Redazione