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E’ stata firmata oggi dal commissario delegato per l’Emergenza Acqua alta e sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, l’ordinanza n.9 che individua le modalità di erogazione dei contributi ai privati e alle imprese che hanno presentato richiesta di risarcimento danni per gli eventi eccezionali del novembre scorso. I dettagli sono stati presentati stamattina durante una conferenza stampa dalla Smart Control Room del Tronchetto, in ottemperanza alle prescrizioni anti Covid-19. “Martedì abbiamo deliberato lo stanziamento di 40 milioni di euro per cantieri pubblici necessari in città – ha dichiarato Brugnaro – ora invece tocca ai danni di privati e aziende rendicontati in lettera C. Saranno liquidati oltre 46 milioni di euro”.
La novità dell’ordinanza n.9 è che, per la prima volta a livello nazionale, “la liquidazione delle domande di contributo allo stato attuale della documentazione comprovante la spesa (fatture, scontrini)” potrà avvenire per stralci “purché la documentazione fiscale già regolarmente allegata corrisponda ad almeno il 30% della spesa complessiva stimata”.
“Sono già 300 le imprese e i privati che hanno presentato tutti gli scontrini e le fatture dei pagamenti avvenuti – ha aggiunto il commissario – e che si troveranno già i soldi in conto corrente entro la prossima settimana. Ma la novità è che chi fino a questo momento ha presentato solo una documentazione parziale potrà ricevere comunque il contributo, in un momento in cui liquidità può essere utile vista l’emergenza Coronavirus”. Il tutto grazie a un sistema completamente telematico realizzato da Venis spa che ha garantito velocità e trasparenza: “Ciò ha permesso controlli più capillari, che continueranno nei prossimi mesi – è stato spiegato -, anche grazie a un accordo stipulato il 4 dicembre scorso con la Guardia di Finanza. Ad esempio, un privato che ha chiesto 4mila euro di lettera c) e che ha già portato fatture per 2.500 euro, gli verranno rimborsati intanto 2.500 euro, mentre gli altri 1.500 saranno stornati quando porterà gli altri corrispettivi, comunque entro il 31 ottobre 2020. Stessa cosa per le imprese. Non si possono erogare anticipi, ma così viene garantita maggiore liquidità”.
Durante la conferenza è stato specificato che il termine per presentare fatture e scontrini, oltre che le perizie asseverate di stima dei danni rendicontate in lettera E, è stato prorogato con l’ordinanza n.8 firmata martedì al 31 ottobre 2020. L’effettiva spesa sostenuta per i danni potrà comunque essere sostenuta e documentata in un momento successivo: “Le perizie asseverate dei danni alla lettera E – ha spiegato Brugnaro – saranno poi rendicontate al Governo che, tramite un decreto del Consiglio dei ministri, indicherà in quale percentuali saranno liquidati. I tempi saranno per forza più lunghi”.
In totale in lettera C sono state presentate 6.916 richieste di risarcimento danni, per un importo di 46.953.619 euro: i privati sono stati 3.658 (stima dei danni 9.820.300 euro, il 20,91%) mentre le attività sociali di culto, economiche e produttive 3.258 (per una stima di 37.133.319 euro, il 79,09%).
Written by: Redazione
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