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L’amministrazione comunale adeguerà l’Ipref allo 0,08%

today6 Marzo 2020 5

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La giunta comunale, con la delibera adottata oggi, propone al Consiglio comunale di rivedere le aliquote dell’addizionale comunale Irpef, in vista della prossima approvazione del bilancio di previsione. Questo a causa del mancato introito dei tributi dell’ente, in particolar modo la Tari, che va ad aumentare in modo consistente il fondo crediti di dubbia esigibilità.

La novità proposta è: aliquota unica, pari allo 0,80%, per redditi superiori ai 15 mila euro. Confermato invece l’esonero per i redditi fino ai 15 mila euro.

«Nonostante la ferma volontà dell’Amministrazione Comunale di non gravare sulla tassazione a carico dei contribuenti – spiega il sindaco – ci siamo trovati di fronte a un bivio: o procedere con il taglio dei servizi come scuole e welfare o chiedere ai cittadini uno sforzo, che contiamo di ridurre il prima possibile. Abbiamo scelto la seconda strada, già percorsa da molti altri comuni della Città Metropolitana, che hanno da tempo applicato l’aliquota dello 0,80%. Il paradosso del nostro Comune è che dispone di molte risorse per investimenti (come per esempio progettazione di infrastrutture), mentre per le attività ordinarie si trova in difficoltà nel mantenimento degli equilibri finanziari, a causa della riduzione sistematica degli stanziamenti statali oltre a complessi procedimenti per la riscossione dei tributi comunali. Si ricorda che le entrate a titolo II, come i fondi della Legge Speciale, non possono essere impiegati per attività di ordinaria amministrazione».

«L’allineamento dell’addizionale comunale non fa di certo piacere – aggiunge l’assessore ai Tributi – ma, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo metodo tariffario per la raccolta e smaltimento dei rifiuti imposto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che sancisce una forte revisione del piano finanziario del tributo Tari, il Comune è obbligato ad assorbire all’interno del proprio bilancio il 20% dell’accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità. Per tale motivo ci troviamo costretti a individuare nuove risorse per la relativa copertura. L’accordo in vista con le categorie degli stabilimenti balneari e dei campeggi andrà a sanare questa situazione anomala del fondo crediti di dubbia esigibilità e si potrà quindi prevedere un ritorno alle aliquote precedenti».

Written by: Redazione

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