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Toninelli in sopralluogo: “Le crociere o al Lido o a Chioggia, ma prima un referendum”

today15 Giugno 2019 26

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Il ministro dei trasporti Danilo Toninelli è arrivato in laguna ieri mattina, dove dall’aeroporto Marco Polo è salito a bordo di elicottero Agusta Westland 139 della Guardia Costiera e ha sorvolato Venezia, la marittima, Porto Marghera ma anche il Lido e Chioggia.

Le soluzioni per le grandi navi lontane da San Marco sono soltanto due” ha commentato al termine del sopralluogo, effettuato non solo dall’alto ma anche a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera.  “Chioggia e un nuovo porto a San Nicolò, in mare, lato spiaggia. Abbiamo raccolto elementi importanti. A breve decideremo insieme agli enti locali. Ma non saranno decisioni calate sulla testa della gente: siamo pronti su questo a fare anche un referendum“. Ad accompagnare il ministro nel suo tour in laguna anche il presidente dell’Autorità portuale Pino Musolino, al provveditore Roberto Linetti, al comandante della Capitaneria Piero Pellizzari.

Pino Musolino, Roberto Linetti, e il Comandante della Capitaneria Piero Pellizzari insieme al ministro Toninelli studiano le carte di Marghera

Siamo tornati a Venezia per vedere meglio di persona ciò che da mesi studiamo su carte e mappe. Dall’alto, la Serenissima è uno spettacolo incredibile: per questo vogliamo portare il prima possibile lontano dalla Giudecca e da San Marco le grandi navi da crociera, colossi ormai incompatibili col delicato ecosistema della lagunaAbbiamo per la prima volta due progetti di fattibilità su due soluzioni diverse: San Nicolò e Chioggia. A seguito dei sopralluoghi di oggi, sono ancor più convinto di quanto sia insostenibile, invece, l’ipotesi di porto Marghera come soluzione definitiva per il terminal crocieristico, sia per motivi di sicurezza delle persone sia per ragioni ambientali”.

Crocieristica a Chioggia, l’84% dei chioggiotti si dice favorevole

Lido o Chioggia Dunque sono due le ipotesi che adesso dovranno essere valutate nel dettaglio. Per Chioggia ci vorranno 250 milioni per il nuovo terminal, 4-5 anni di lavori. E nel frattempo la necessità di adeguare la ferrovia e le reti stradali come la Romea, chiaramente insufficienti. Lo scavo dei fanghi, dice il ministro, potrebbe essere meno problematico degli scavi a Marghera. Nelle ultime analisi i fanghi risultavano «non inquinati». Più complesso il discorso del Lido. Il terminal costerebbe lì almeno 700 milioni.

“Dopo anni di stasi, ci stiamo avvicinando a una soluzione per dare finalmente respiro alla laguna, valorizzando ancor di più Venezia e il comparto turistico” avrebbe concluso il ministro.

Written by: Redazione

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