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Entra nell’Ospedale di Chioggia per un sospetto di neoplasia del retto, poi confermato, e, poco tempo dopo, gli viene anche diagnosticato un secondo tumore, questa volta al rene. Un uomo di mezza età è stato recentemente operato ad un doppio tumore dalla équipe multidisciplinare clodiense: nella medesima seduta operatoria, infatti, il paziente è stato sottoposto a due interventi, dove è stata rimossa la neoplasia renale da parte dell’équipe della Urologia e anche la neoplasia del retto da parte dell’équipe della Chirurgia Generale. Dopo l’intervento, il paziente è stato trasferito presso la Anestesia e Rianimazione e quindi in Chirurgia per il post operatorio, dove vi è rimasto ricoverato diversi giorni. Ora è a casa, ma seguirà un programma di controlli chirurgici e funzionali.
Ma facciamo un passo indietro e raccontiamo in sintesi la storia del signore: l’uomo, qualche settimana fa, dopo una specifica sintomatologia che faceva ipotizzare ai medici una patologia del retto, è stato ricoverato in Medicina. Successivamente anche in Nefrologia, in quanto si trattava di un paziente affetto da anni da alcune patologie croniche. Durante la degenza, l’uomo è stato sottoposto a visite ed esami strumentali che hanno permesso di diagnosticare il doppio tumore. A questo punto, il paziente è stato sottoposto ad un programma di studio per la stadiazione della malattia ed un programma nutrizionale in previsione di un intervento chirurgico. Un caso, il suo, che è stato discusso nel gruppo oncologico multidisciplinare dell’Ospedale di Chioggia con la presenza quindi non solo del Primario di Chirurgia, il Dottor Salvatore Ramuscello, ma anche di Urologia, il Dottor Giorgio Artuso e il Primario di Oncologia, il Dottor Carlo Gatti.
Va infine ricordato che il signore, lungo tutto il suo iter assistenziale, è stato seguito secondo il cosiddetto Protocollo ERAS, un percorso di cura pre e post operatoria multiprofessionale, che stanno adottando le varie chirurgie, e che mette davvero al centro il paziente permettendogli di riprendere in tempi più rapidi le sue funzionalità e la sua autonomia (pensiamo agli anziani, soprattutto), per un ritorno alle sue attività quotidiane. L’ERAS coinvolge diverse professionalità: oltre ai Chirurghi, anche gli Anestesisti, gli Infermieri, gli OSS, i Nutrizionisti, i Fisioterapisti e gli Enterostomisti. E prevede la collaborazione attiva del paziente (e, se possibile, dei suoi familiari), per ottenere il migliore risultato, basandosi su alcuni accorgimenti che devono essere presi nella fase precedente ed in quella successiva all’intervento.
Prima dell’intervento è necessario che il paziente si prepari adeguatamente attraverso una alimentazione sana ed equilibrata, la cessazione del fumo almeno 30 giorni prima del ricovero in ospedale e svolgimento di attività fisica (anche leggera). Nell’imminenza dell’operazione, i professionisti del gruppo indicano le azioni da compiere per completare questa preparazione. Questa procedura viene applicata anche nel postoperatorio.
Written by: Redazione