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Di nuovo razzi marittimi di segnalazione ancora carichi (quindi ad alto rischio esplosione) tra i rifiuti. Nel corso della scorsa settimana, infatti, per ben tre volte sono stati trovati razzi marittimi di segnalazione tra i rifiuti trattati nell’impianto di Fusina che trasforma il rifiuto secco in Css (combustibile solido secondario).
I razzi erano già stati triturati e solo il rilevatore di fuoco (che ferma l’impianto in presenza appunto di scintille) ha evitato che si scatenasse un incendio. È l’ennesimo, e grave, episodio del genere, che mette in pericolo l’incolumità degli operatori di Veritas e degli stessi cittadini, visto che questi razzi possono facilmente esplodere o incendiarsi, sia nei contenitori dei rifiuti, sia nei mezzi che li raccolgono, che negli impianti di trattamento.
Qualche mese fa, un razzo di segnalazione aveva provocato un’esplosione all’interno di un camion per la raccolta dei rifiuti di Pellestrina e altri erano stati trovati sia nell’impianto che trasforma il secco in Css che nel vicino stabilimento dove viene fatta la cernita di vetro plastica e lattine. Ma il fatto più grave, come tutti ricorderanno, si è verificato a giugno 2017, quando le scintille provocate dall’esplosione di un razzo di segnalazione hanno distrutto a Fusina il nuovo impianto della società Eco-Ricicli Veritas per il trattamento dei materiali ingombranti.
Veritas ricorda che è tassativamente vietato lasciare in strada o gettare tra i rifiuti, nei cassonetti o nei contenitori per la differenziata razzi, articoli pirotecnici e altri materiali esplosivi. Si tratta, infatti, di prodotti che possono esplodere o incendiarsi: i rifiuti, una volta raccolti, sono triturati meccanicamente e questa operazione può provocare scintille, con evidenti e gravi conseguenze alle persone e alle cose. Inoltre, gli Ecocentri ed Ecomobili di Veritas non sono autorizzati a ritirare razzi e materiali esplosivi.
I venditori di articoli pirotecnici, compresi i razzi per la segnalazione marittima, hanno l’obbligo di ritirare gratuitamente i materiali scaduti o inutilizzati. Lo stabilisce il decreto del ministero dell’Ambiente 101/2016. L’articolo 4 dice infatti che “Il distributore di articoli pirotecnici raccoglie gratuitamente quelli inutilizzati, scaduti o non più suscettibili di ulteriore uso per le finalità cui sono destinati e i rifiuti derivanti dal loro utilizzo, consegnati dall’utilizzatore”. Veritas invita quindi i cittadini a rispettare quando previsto dalla normativa.
Written by: Redazione