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Giorno della Memoria: Ieri le celebrazioni, oggi la posa della pietra d’inciampo

today28 Gennaio 2019 32

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Molto partecipati gli appuntamenti organizzati dal Comune di Chioggia in collaborazione con A.N.P.I. in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria. Ieri mattina in Corso del Popolo, oltre ai rappresentanti delle Istituzioni, delle Autorità Civili e Militari, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, erano presenti gli studenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi della scuola “Galilei” (Istituto Comprensivo Chioggia 5) che hanno letto alcune frasi significative di scrittori e/o sopravvissuti ai lager nazisti.

Oggi invece in piazza Poliuto Penzo si è tenuta la posa della pietra d’inciampo, mentre la mattinata di venerdì 1° febbraio sarà dedicata al teatro, con la messa in scena dello spettacolo per le scuole del Centro di produzione teatrale La Piccionaia “Paciv Tuke. Onore a te”.

«Oggi siamo qui per ricordare Guido Lionello – ha detto il sindaco Alessandro Ferro –, chioggiotto che perse la propria vita nel campo di concentramento di Dachau 1945, attraverso la posa della “pietra d’inciampo” dell’artista berlinese Gunter Demnig, che ringrazio per la presenza. Un piccolo sampietrino, ma di enorme significato: per non dimenticare tutti coloro che sacrificarono la propria vita per il bene degli altri, per non dimenticare chi ha subito deportazioni e perso la vita nei campi di concentramento. Ringrazio tutti i presenti, i rappresentanti delle Istituzioni, le Autorità Civili, Militari e Religiose, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e l’A.N.P.I. di Chioggia, che ha lavorato per due anni a questa cerimonia, perché mai possano essere dimenticati gli errori del passato».

«Da qualche anno il locale comitato dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha avanzato la volontà di installare una Pietra d’Inciampo nel luogo dell’ultimo domicilio noto di Guido Lionello – ha spiegato Enrico Veronese, vicepresidente del comitato ANPI di Chioggia –, affinché chi vi si trovasse a passare fosse portato a chiedersi chi fosse stato, e a ricordarne l’esempio. Questa è la funzione delle Pietre, corpi solidi ed eterni, e oggi ci siamo arrivati.

Grazie all’amministrazione comunale di Chioggia, grazie al sindaco Alessandro Ferro, all’assessora alla cultura Isabella Penzo, alla funzionaria dell’ufficio cultura Cristina Penzo per la preziosa disponibilità dimostrata. Grazie alla consigliera Barbara Penzo e al consigliere Davide Penzo, che in prima persona è stato di grande aiuto nella fase di ricerca della residenza di Guido, assieme all’archivista comunale, dottoressa Manuela Sgobbi: è per merito loro se siamo riusciti a individuare e a scegliere il luogo esatto, e per questo il migliore, dove ritrovarci stamane per la cerimonia di installazione. Grazie al segretario del comitato ANPI di Chioggia, Giorgio Varisco, che più di tutti ha creduto nel progetto e l’ha fatto proprio, superando ogni difficoltà: al suo impegno si deve anche l’intitolazione, nel 2002, di una strada al nome di Guido Lionello, qui di fronte, al raccordo con l’isola dei Saloni».

Il 16 novembre 1901, nella casa in piazza Poliuto Penzo oggi porta il civico 15, nasceva Guido Lionello. Nel 1920 la famiglia si trasferì a Venezia, alla Giudecca. Era il 1930 (e l’Italia ormai un regime) quando Guido si imbarcò per gli Stati Uniti e aderì a un sindacato clandestino. Fu rimpatriato, ma riuscì a fuggire in vari Paesi, combattendo anche in Spagna nelle Brigate Repubblicane Internazionali. Con l’avvento di Francisco Franco, tornò in Francia, ma l’occupazione nazista lo internò in un campo di lavoro a vantaggio dell’industria tedesca. Nel luglio 1943 cadde il fascismo e con l’8 settembre iniziò l’occupazione tedesca del nord Italia: per Guido Lionello si aprirono le porte di Dachau, da dove uscirà senza vita il 22 maggio 1945. Le sue spoglie si trovano al cimitero di San Michele, a Venezia.

Written by: Redazione

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