Notizie Locali

Lo chef Massimo Bottura cucina il pesce di Chioggia

today18 Dicembre 2020 86

Background
share close

Che il pesce di Chioggia sia sempre più apprezzato nelle cucine dei ristoranti stellati non è di certo una novità degli ultimi giorni. Ma che a cantarne le lodi sia lo Chef Massimo Bottura – il più celebre e mainstream tra i cuochi italiani su scala globale – è una roboante notizia che premia il prodotto dell’Adriatico.

Lo chef modenese della famosissima Osteria Francescana (tre stelle Michelin e primo ristorante al mondo nella classifica The World’s 50 Best Restaurants 2016 e 2018) ha infatti utilizzato dei rombi freschissimi del Mercato Ittico di Chioggia durante la Masterclass di Identità Golose 2020 – The International Chef Congress nella sua ricetta ‘Yellow Submarin’ ispirata all’intramontabile brano dei Beatles.

Emanuele Mazzaro – amministratore unico di S.S.T. spa società servizi territoriali & direttore del Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia ringrazia: “Le parole di Bottura sono un riconoscimento eccezionale per il nostro prodotto e per la pesca in Adriatico. Che il pesce trattato al Mercato di Chioggia sia di altissima qualità non era un mistero, ma che il più grande Chef al mondo lo abbia riconosciuto e l’abbia utilizzato in un evento così prestigioso è una notizia che ci riempie di gioia e soddisfazione.”

L’ispiratore di Bottura è stato l’illuminato Federico Menetto, figura eclettica del fine dining, originario di Chioggia e protagonista di molteplici progetti di successo nel Food & Beverage in giro per il mondo: “Abbiamo dei prodotti incredibili in Laguna. Delle vere e proprie perle gastronomiche che sono riconosciute dalla critica e ambite dai palati più raffinati.”

Massimo Bottura ha avuto anche modo di apprezzare la Cozza Mitilla di Pellestrina, premiata dalla rivista Forbes tra le 100 Eccellenze italiane del 2020.

La ricetta di Bottura Yellow Submarine:

Rombo, patate, ananas, daikon, fiori

Fish and chips figlio dei fiori in cui s’intreccia l’idea del riso al salto, della preziosità esotica speziata – ma deviata dalla mediterraneità della salsa aiolì – ma soprattutto appesa all’acidità conturbante, sapida e fumé della “pasta” di ananas alla griglia (da sola un piatto).

Written by: Redazione

Rate it

0%